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ASCOLI PICENO – “Desta molta preoccupazione la vicenda riguardante l’Ocma e la superficialità dell’Amministrazione Comunale uscente”, con queste parole il candidato sindaco Giancarlo Luciani Castiglia entra in merito al fallimento dell’azienda ascolana.

L’azienda dell’imprenditore Marino Costantini, una volta leader nella produzione di sistemi per serramenti ed estrusi industriali, è stata dichiarata fallita sommersa da una massa debitoria superiore ai sessanta milioni di euro. “Una chiusura, l’ennesima del nostro martoriato territorio, che ha lasciato in dote un problema da 1.500 tonnellate, ovvero la quantità di rifiuti tossici da smaltire che ora dopo il fallimento ricadono negli oneri del Comune. – affonda – Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un sindaco che prende decisioni senza coinvolgere il Consiglio Comunale; – commenta il candidato sindaco Pd Luciani Castiglia – per ben tre volte Castelli ha concesso delle proroghe all’Ocma che era tenuta a smaltire i rifiuti, permettendo così che l’azienda non espletasse i suoi doveri, con il risultato che ora questa bomba ambientale è ancora li a minacciare la salute degli ascolani”.

Con il fallimento, tutti i costi per le operazioni di smaltimento saranno a carico del Comune, circa 10 milioni di euro che graveranno sulle casse comunali e quindi sui cittadini; altro lato triste poi sono i 30 posti di lavoro perduti. “Questa è una vicenda che si va ad aggiungere alla situazione in stallo dell’area Carbon, in un quadro di trasformazione dell’industria nel territorio comunale. E’ necessaria una visione più ampia per rispondere alle necessità dei cittadini e dei lavoratori, uscendo definitivamente dalla stagione del centro destra, che senza un progetto per la città ha vivacchiato tra emergenze e inaugurazioni di facciata”.