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ASCOLI PICENO – Continua a cresce la quota della raccolta differenziata e diminuisce la produzione dei rifiuti urbani. L’Assessorato all’Ambiente della Regione ha diffuso i dati relativi al 2013 e i numeri parlano chiaro. Le Marche hanno conseguito il 60,3% di differenziata e l’obiettivo di legge è più visino; il traguardo del 65%, infatti, sembra ormai raggiungibile grazie alla costante crescita della raccolta differenziata nel territorio regionale, i cui quantitativi hanno superato del 20% i rifiuti raccolti in modo indifferenziato, destinati prevalentemente allo smaltimento in discarica.

Nel Piceno è forte la sensibilizzazione alla raccolta differenziata. Ascoli, la zona montana, Ripatransone, Acquaviva Picena, Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto sono solo alcuni dei Comuni del territorio in cui il raggiungimento della soglia del 65% è molto vicina. La raccolta differenziata di qualità, infatti, è lo strumento cardine per il recupero di materia dai rifiuti e i Comuni che hanno attivato la raccolta porta a porta hanno ottenuto i risultati migliori. Sono 103 i Comuni che nel 2013 hanno superato il 65% di differenziata, contro i 73 che avevano superato l’obiettivo nel 2012; nonostante il buon risultato la zona ascola è in coda. A livello di Ambiti territoriali ottimali (Ato), che coincidono con il territorio provinciale, gli Ambiti di Macerata e di Ancona hanno centrato l’obiettivo del 65% di differenziata, attestandosi, rispettivamente, a 68,88% e a 65,18%; seguono l’Ato di Pesaro e Urbino con il 57,85%, l’Ato di Ascoli Piceno con il 51,22% e infine l’Ato di Fermo con il 49,26%.

L’incremento di raccolta differenziata è molto significativo; è stato più che raddoppiato il dato del 2008, quando, nelle Marche, la raccolta differenziata si era attestata al 26,53%. Nel 2013 sono state prodotte complessivamente 792.551 tonnellate di rifiuti urbani, pari a 513 kg/abitante*anno, contro le 810.984 tonnellate del 2012, pari a 526 kg/abitante*anno, confermando il trend positivo della diminuzione della produzione dei rifiuti a partire dal 2007. Il Comune più virtuoso in prevenzione è stato il Comune di Folignano, registrando, nel corso del 2013, un procapite di produzione dei rifiuti pari a 283 kg/abitante*anno, inferiore al 30% del valore medio dell’Ato di appartenenza. Grazie all’agevolazione fiscale in materia di tributo speciale per il conferimento in discarica, disposta dalla L.R. n.15/1997, al Comune di Folignano non si applicherà l’addizionale del 20% prevista per il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta differenziata; i cittadini di Folignano quindi pagheranno un tributo di 0,020 euro invece di 0,024.

“È necessario continuare a incrementare le politiche regionali, in materia di rifiuti, per ridurre lo smaltimento di rifiuti in discarica, aumentando la prevenzione, il riciclaggio e il riuso. – commenta Malaspina – La prevenzione della produzione di rifiuti non solo ha un grande valore ambientale, ma ha uno straordinario valore educativo, sociale ed economico e che in questo momento, così delicato, rappresenta una opportunità di coesione e di sviluppo per l’intera comunità“. Rimarcato, infine, il ruolo delle Assemblee territoriali d’Ambito (Ato), organi di governo degli Ato per la gestione dei rifiuti che permetteranno di superare la frammentazione gestionale e centrare più velocemente gli obiettivi normativi di raccolta differenziata e recupero; all’appello manca solo l’Ata di Fermo.