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ANCONA – Le Marche, e in particolare il porto di Ancona, sono uno snodo centrale in Italia per il contrabbando di sigarette destinate ai mercati nord europei ma anche a varie zone d’Italia. Lo dimostra il primato del contrasto al fenomeno ottenuto dalla Guardia di finanza delle Marche nel 2011 con 80 tonnellate sequestrate su un totale di 278 tonnellate sequestrate a livello nazionale. Il dato è emerso oggi durante la presentazione del consuntivo dell’attività svolta da Comando regionale della Guardia di Finanza delle Marche, da parte del comandante, il generale di brigata Giovanni Mainolfi.

12 MILIONI DI EURO – Le operazioni anticontrabbando hanno scongiurato un’evasione di tributi che ammonta a 12 milioni di euro. Durante l’attività sono stati sequestrati anche 33 mezzi e rispettivi carichi di copertura, verbalizzati 57 soggetti di cui 16 arrestati. Sempre più ingegnose le modalità di trasporto delle ‘biondè, occultate in doppifondi anche ricavati sulla parte superiore dei tir. Per nascondere le sigarette sono stati usati carichi di copertura di tutti i tipi: dai quadri elettrici ai componenti per mobili, dai prodotti ittici alla frutta e verdura. I prodotti alimentari sequestrati, ha riferito il generale, sono stati devoluti in beneficienza come avvenuto recentemente con un carico di arance destinato alla Croce Rossa.