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ASCOLI PICENO – Le origini della festa dell’8 Marzo risalgono al 1908. A New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire.

 

COSA C’E’ DA FESTEGGIARE? – Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all’interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg. Con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, la data dell’8 marzo assunse un’importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto. L’8 marzo sarebbe più utile invece per ricordare la vera e propria “mattanza” delle donne, dicono dall’associazione Telefono Rosa. Botte, minacce, persecuzioni e omicidi. In occasione dell’8 marzo si riaffaccia il dilemma se l’appuntamento con la festa della donna non debba essere piuttosto un momento di riflessione. A preoccupare in particolare è l’aumento degli stupri, che passano da 430 casi del 2010 a 578 del 2011, e lo stalking, le cui denunce da 932 salgono a 1.084. Per il delitto di atti persecutori, noto come stalking, previsto dall’articolo 612 bis e introdotto nel nostro ordinamento da febbraio 2009, è confermata la tendenza a un significativo aumento delle notizie di reato e nella quasi totalità dei casi di maltrattamenti denunciati gli indagati sono quasi sempre uomini, 8 su 10 sono uomini.

IL BUSINESS – Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa, le associazioni di donne cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna ma in realtà a festeggiare sono i fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l’8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Non sono le mimose quello che le donne vogliono.