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ASCOLI PICENO – “Prossimamente, per quanto mi riguarda, intendo avviare un confronto con Fermo e Teramo e poi presentare il conto alle due Regioni: Marche e Abruzzo”. Sono state queste le parole del presidente della provincia Piero Celani dopo l’incontro tra i sindaci per discutere sull’area vasta. Al centro del dibattito che sta interessando il dibattito politico abruzzo/marchigiano, è la proposta del presidente Celani, di rilanciare e portare a compimento, il progetto del quadrilatero industriale ovvero il Marcuzzo, che andrebbe a interessare Ascoli, S. Benedetto, Giulianova e Teramo.

FONDI DAL PROJECT FINANCING – Superare gli steccati geografici, focalizzare le linee di sviluppo al fine di creare macro-comunità omogenee dunque ed al centro di questo progetto: il tema strategico delle infrastrutture con l’ipotesi di una superstrada a pagamento da Porto S. Elpidio a Teramo. I costi complessivi stimati ammonterebbero a circa 1,3 miliardi di euro, determinando a medio lungo termine una positiva ricaduta economica per lo sviluppo delle aree interne le più penalizzate oggi. La cifra potrebbe spaventare? Il presidente Celani rassicura e punta sul project financing, ovvero la formula del partenariato pubblico-privato; dove il pubblico è chiamato a corrispondere solo il canone di disponibilità.

LE GRANDI OPERE PER LO SVILUPPO – Assecondare le potenzialità, investire nelle capacità per costruire un futuro a questo territorio: polo industriale, polo dell’agroalimentare e polo della pesca a S. Benedetto devono necessariamente essere rilanciati e sostenuti con politiche mirate di sviluppo, ed ecco dunque che per il presidente Celani punta alla realizzazione del Il quadrilatero, che andrebbe a rappresentare dunque un grande progetto d’ area vasta, a completamento di altri interventi importantissimi, quali: il completamento della Mezzina, l’ammodernamento della Piceno-Aprutina SS 81, la sistemazione della Salaria, la realizzazione della bretella di San Benedetto, i lavori di elettrificazione della ferrovia Ascoli-Porto d’Ascoli e tutte le altre importanti progettualità già previste. Per la zona Piceno-Aprutina il conseguimento di tali opere strutturali, sarebbe straordinario volano per l’occupazione e lo sviluppo ragionato del territorio. Un progetto ambizioso capace di risollevare le attività socio-economiche dei terrori interessati.