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OSIMO – Oggi e domani ci sarà la XX Giornata del Fai di primavera. Come ormai accade da 20 anni a questa parte, il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano, aprirà le porte dei monumenti che solitamente durante l’anno non sono aperti al pubblico. Oltre 600 tesori su tutto il territorio nazionale, tra opere, chiese, palazzi, ville, musei e altro ancora verranno aperti al pubblico e in queste giornate ad Offagna sarà possibile ammirare Villa Malacari.

 

 LA VILLA, DIMORA DEI CONTI MALACARI – Costruita nel 1668 da Andrea Malacari, con l’intento di raggrupparvi tutte le attività agricole: la grande cantina, i magazzini del grano, il frantoio dell’olio, le stalle dei cavalli, si adattò ad essere anche la residenza di campagna della famiglia dei conti Malacari di Grigiano. Una villa-fortezza , con pianta a figura di mezzo rombo, con due ali centrali in mattoni, si sviluppa in lunghezza , disposta su due piani nell’area centrale e su tre piani ai lati, dove si trovano i magazzini, la chiesa di San Bernardino e la casa del fattore.

IL GIARDINO SEGRETO – Per armonizzare la costruzione sul lato sud fu realizzato un giardino pensile, sorretto da un alto muraglione in pietra arenaria, con, al centro, due scaloni ricurvi e simmetrici, a creare quasi una sorta di pregievole ” giardino segreto “. Nel giardino di Villa Malacari. per i visiatatori, è da segnalare la presenza di alberi centenari: cedri, pini e tre diversi tipi di Leccio, uno dei quali (l’ilex Quercuus) è considerato il più vecchio Leccio dell’intera regione Marche: un albero di almeno 300 anni. Sul portale in pietra vi è l’iscrizione: “Abbiti a Porto la Domestica Villa ” ed in basso inciso “Salve” a dimostrazione dell’amore della famiglia Malacari per il luogo, considerato per tre secoli rifugio e conforto e per la tradizionale ospitalità della casa.