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ANCONA – I finanziamenti bancari destinati all’economia marchigiana hanno raggiunto, a dicembre 2011, i 46 miliardi di euro, con un incremento del +2,1% rispetto al 2010. In particolare, alle imprese sono andati oltre 28 miliardi e alle famiglie più di 13,5 miliardi. I dati delineano un quadro nitido in vista dell’incontro di oggi 27 marzo ad Ancona, per il Road Show Italia 2011-2012.

 

 

SOSPENSIONE DEI MUTUI ALLE IMPRESE – Dopo il progressivo miglioramento nel corso del 2010, nel 2011 si è registrata una significativa crescita della necessità di copertura del capitale circolante ed il ricorso ad operazioni di ristrutturazione e consolidamento del debito che, sono le principali determinanti della dinamica della domanda di credito delle imprese marchigiane . Ancona 9.2 miliardi (+1,3%); Ascoli Piceno 3.5 miliardi (+5,7%); Fermo 2.7 miliardi (-0,9%); Macerata 5.2 miliardi (+1,5%); Pesaro e Urbino 7.6 miliardi (+1,8%). La sospensione dei mutui alle imprese, che ABI ha realizzato insieme al mondo imprenditoriale, si può quantificare con una somma complessiva pari a 70 miliardi di debito residuo, con una liquidità liberata superiore a 15 miliardi di euro. Alle Marche è riconducibile circa il 5,5% del totale delle operazioni sospese e il 5% dell’ammontare complessivo delle quote capitali sospese.

FINANZIAMENTI ALLE FAMIGLIE –  Alle famiglie sono andati 13.5 miliardi di euro per una crescita a dicembre scorso del 3,8% rispetto alla fine del 2010. Ancona 4.6 miliardi (+4,3%); Ascoli Piceno 1.6 miliardi (-0,4%); Fermo 1.2 miliardi (+7,7%); Macerata 2.4 miliardi (+3,6%); Pesaro e Urbino 3.7 miliardi (+3,6%). Con la moratoria dei mutui alle famiglie, dal periodo di avvio della sospensione del rimborso delle rate di mutuo sino a dicembre 2011, le banche hanno sospeso oltre 58.000 mutui a livello nazionale, pari ad oltre circa 7 miliardi di debito residuo con una liquidità liberata di oltre 451 milioni di euro. Nelle Marche i contratti di mutuo che hanno usufruito di questa opportunità sono stati 2.915. Ciò significa una liquidità in più per le famiglie marchigiane colpite dalla crisi pari a 26 milioni di euro, circa il 6% dell’ammontare complessivo sospeso.