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JESI – Nel 2012 il livello dell’attività economica delle imprese delle Marche rimarrà molto debole, in tutti i settori principali, per l’incertezza del quadro economico internazionale. Secondo il Rapporto 2011 sull’industria marchigianada Confindustria a Jesi, per l’anno in corso gli imprenditori prevedono una produzione stazionaria (+0,1%), con un fatturato reale stabile sull’interno (+0,1%) e in crescita per l’estero (+2,9%). Gian Mario Spacca: “Siamo a un delicato passaggio di fase: purtroppo da un triennio di rallentamento dell’economia siamo arrivati a una realtà ancora più difficile, di vera e propria recessione. E probabilmente una volta terminata questa crisi, dobbiamo prepararci a questo difficile scenario impone coraggio, forza e determinazione, di allocare le risorse laddove si producono i migliori risultati. Non c’è una strada alternativa a quella della produttività”.

 

SIGNIFICATIVI RISULTATI – Dialettica costante, forte confronto e comuni azioni di rilancio tra Regione marche e Confindustria, hanno condotto in questi ultimi tre anni alla sottoscrizione di importanti accordi, che hanno contribuitoa raggiungere risultati significativi: 282 milioni di euro di risorse a protezione del lavoro. È stata una scelta che ha consentito di mantenere la coesione della nostra comunità, liquidità alle imprese attraverso il Fondo regionale di garanzia con oltre 578 milioni di euro di finanziamenti attivati per 13.186 imprese coinvolte, progetti e le partnership nel campo della ricerca, del trasferimento tecnologico e dell’innovazione, con oltre 538 milioni investimenti attivati e oltre 1.600 progetti finanziati.

CONTRO LA CRISI, PROGETTUALITA’ FORTE – Spacca ha poi ricordato l’impegno della Regione verso la semplificazione burocratica e amministrativa, grazie ai testi unici per gli interventi nei settori economici, alla forte riduzione del costo annuale del personale regionale ovvero -10 milioni rispetto al 2008, al ridimensionamento del numero dei dirigenti. “Mi auguro – ha concluso – che anche per la restante parte della legislatura riusciremo a dare risposte alla crisi con ancora più chiarezza di idee, con una progettualità sempre più forte. Quella che abbiamo davanti dovrà essere necessariamente la stagione del coraggio contro il conformismo”.