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ANCONA – Commentando i contenuti dell’intesa firmata oggi con il governatore Gian Mario Spacca e il direttore regionale dei Beni culturali Lorenza Mochi Onori – con cui la Regione Marche destina tre milioni di euro per il recupero strutturale di beni cultural, 15 edifici, per lo più chiese, la maggior parte di proprietà ecclesiastica, il presidente della Conferenza episcopale marchigiana mons. Luigi Conti ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, non solo sotto il profilo culturale, ma anche civile.

 

MONS. LUIGI CONTI – «Il valore del recupero strutturale è dato anche dal fatto – ha spiegato – che dietro agli edifici c’è una comunità, ci sono le ragioni del culto». Conti poi, ringraziando i partner per la programmazione degli interventi condivisa, ha proposto l’istituzione di una segreteria operativa paritetica per mettere insieme risorse regionali e delle comunità cristiane, queste ultime rendendo disponibile l’apporto dell’8 per mille. Il presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana ha inoltre prefigurato l’impegno delle 820 parrocchie marchigiane al fine di sensibilizzare le comunità civili locali sull’importanza della salvaguardia dei beni.

LUOGHI DEGLI INTERVENTI – Dal canto suo, Spacca ha messo in luce che, trattandosi di programmazione regionale, i 15 interventi che verranno attuati con i tre milioni resi disponibili oggi non riguardano edifici ubicati nell’area maggiormente interessata dal sisma del 1997; due interventi sono previsti in provincia di Ancona: Filottrano e Senigallia; tre in provincia di Pesaro Urbino: Mondolfo, Cagli, San Lorenzo in Campo, due in provincia di Ascoli Piceno Montegallo e Montefiore dell’Aso, tre in provincia di Fermo: Fermo, Belmonte Piceno, Montegiorgio, cinque in provincia di Macerata : due interventi nel capoluogo e inoltre, Camerino, San Severino Marche, Mogliano.