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L’agricoltura pesa meno sull’economia marchigiana, attestandosi oggi all’1,5 per cento del valore aggiunto totale regionale (1,9 il dato nazionale). Un alleggerimento che si innesta in una tendenza di lungo periodo, su cui incidono fattori diversi: la crisi avviata nel 2008, la volatilità dei prezzi agricoli, il calo della redditività dovuta al forte aumento dei costi di produzione (come sementi e carburanti), la grande importanza della dimensione d’impresa, ma anche la difficoltà a interpretare il mondo agricolo.

LO STUDIO DELL’INEA – Sono i risultati dell’analisi presentata oggi in Regione “La crisi e l’agricoltura marchigiana”, realizzata da Inea (Istituto nazionale economia agraria) per l’Osservatorio agroalimentare della Regione Marche. Lo studio ha approfondito l’impatto della crisi sull’agricoltura marchigiana ed è stato integrato con un’indagine sulle opinioni e i comportamenti degli agricoltori, partendo da un campione di 483 imprese, su cui è stata fatta un’analisi empirica.