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SPINETOLI – L’associazione “Radici Migranti” organizza per sabato prossimo un incontro propedeutico allo studio del saltarello e della castellana della Val Musone. Il Laboratorio si terrà presso il Circolo Ricreativo Villa S.Pio X (Bocciodromo) alle 16, sarà curato da Roberto Lucanero, etnomusicologo, e Marco Meo, tamburellista e cantante.

LA TRADIZIONE – Il saltarello è il ballo tradizionale delle Marche, conosciuto con più varianti sull’intero territorio regionale. L’incontro di sabato vuole essere un’occasione per imparare i passi fondamentali del ballo e venire a conoscenza della storia su cui affonda le radici questa danza. Infatti, la leggenda fa risalire il saltarello alle fate del Monte Sibilla che lo ballavano calzando zoccoli di legno. Oltre la leggenda, si sa che la Val Musone, su cui si erge Castelfidardo, è la zona in cui si sviluppò l’industria italiana della fisarmonica a metà ‘800. Proprio da qui l’organetto diatonico iniziò a diffondersi capillarmente in tutto il centro-sud Italia, affiancando o sostituendo strumenti più arcaici nella pratica della musica tradizionale.