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MACERATA – L’Italia è in controtendenza rispetto all’Europa, per quanto riguarda le autonomie locali; infatti, mentre in altri Paesi dell’Unione, il loro ruolo viene ampliato e valorizzato, dentro i nostri confini nazionali lo si comprime. Questa la constatazione che e’ emersa nell’assemblea dell’Unione delle Province marchigiane che si è svolta ad Abbadia di Fiastra.

 

IL TEMA – Il direttivo dell’Unione aveva posto a base dei lavori era ”il ruolo delle Province nel riordino del sistema istituzionale locale”, che ha permesso di sviluppare un ampio dibattito con amministratori provinciali di realta’ marchigiane. Presenti all’incontro Il presidente della Provincia di Pesaro, Matteo Ricci, il presidente fermano Cesetti, Antonio Pettinari presidente della provincia di Macerata, il nuovo prefetto di Macerata, Pietro Giardina e l’assessore regionale agli enti locali, Antonio Canzian.

LE PROVINCE SONO IMPORTANTI – Inevitabili i riferimenti al conseguente disegno di legge, attualmente in discussione sul riordino delle funzioni delle Province. Antonio Saitta, vice presidente dell’Unione delle Province d’Italia (UPI), l’argomento, vitale per lo Stato, viene affrontato dal Governo in un modo superficiale e sbrigativo. Patrizia Casagrande, presidente UPI: “Si e’ indotto gli italiani a pensare – ha proseguito – che se le Province spendono 12 miliardi l’anno vuol dire che costano ai cittadini 12 miliardi. Affezionati al feticcio dell’inutilita’ delle Province”.

FUNZIONI PRIMARIE DELLE PROVINCE IN ITALIA:

– gestiscono 125 mila chilometri di strade (l’84% del totale della rete stradale nazionale);

– hanno la manutenzione di oltre 5000 edifici scolastici tra istituti tecnici e medie inferiori, per un totale di quasi 120 mila classi e oltre 2 milioni 500 mila allievi

– gestiscono circa 2.660 palestre scolastiche sportive, impegnate per il 100% in attività extrascolastica

– gestiscono più di 600 centri per l’impiego, In media ogni anno oltre 3 milioni di persone in cerca di lavoro si rivolge ai centri per l’impiego.

– si occupano di pianificazione territoriale: localizzazione delle maggiori infrastrutture e linee di comunicazione, le linee di intervento per la sistemazione idrica, le aree nelle quali istituire parchi e riserve.

– si occupano di ambiente, controlli ambientali, difesa del suolo, valorizzazione dell’ambiente e prevenzione delle calamità; di tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche; di protezione della flora e della fauna, dei parchi e delle riserve naturali; organizzazione dello smaltimento dei rifiuti.

– partecipano inoltre alle politiche di sviluppo locale, grazie alle competenze in tema di industria, turismo, agricoltura, artigianato, con l’erogazione di agevolazioni.

(Fonte Upi, Unione delle Province d’Italia).