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ASCOLI PICENO – Presentato il progetto “Famiglie in rete per l’accoglienza di minori in difficoltà”, promosso dall’associazione Fraternità di Crema e realizzato insieme alla fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. L’ sperienza a favore dei minori, è stata presentata sull’ avviso per la presentazione di progetti, emanato dalla stessa Fondazione Carisap, che fortemente sostiene ed incentiva il terzo settore della nostra comunità, attraverso la realizzazione di sinergie e di collaborazioni che producano valore per la comunità picena e per il territorio.

PROGETTO – Con “Famiglie in rete per l’accoglienza dei minori”, si intende rispondere al bisogno di custodia, educazione, e accoglienza di minori in difficoltà, attraverso lo strumento dell’affido familiare. Si informa infatti a tale proposito che la Regione Marche ha predisposto la “banca dei dati dei minori fuori la famiglia”. L’ultima indagine, svolta nel 2009 ha evidenziato che dal 2003 al 2009 c’ è stato un aumento del 66% degli interventi verso i minori fuori dalla famiglia. D’altro lato è emerso altrettanto forte, un desiderio delle famiglie, di fare rete e sviluppare anche nel territorio provinciale di Ascoli Piceno, una grande comunità familiare, quale struttura forte di riferimento per i ragazzi che vivono in una situazione di disagio, nella consapevolezza che non esistono famiglie d’origine cattive e famiglie affidatarie buone, ma solo ed esclusivamente famiglie, che si sostengono con solidarietà e rispetto reciproco.

CONDIVIDERE IL DISAGIO E OTTENERE AIUTO – Il modello di affido promosso dall’associazione Fraternità assicura al minore il diritto di crescere in un clima familiare capace di fornirgli mantenimento, istruzione, educazione e relazioni affettive e d’altro lato risponde al bisogno delle famiglie affidatarie, di ricevere sostegno costante e diversificato. Il progetto intende porre l’attenzione sulla famiglia non più intesa quale oggetto bisognoso di cure e interventi, quanto piuttosto incoraggiare e sostenere lo sviluppo di una comunità educante, capace di trovare al suo interno soluzioni adeguate in risposta ai bisogni territoriali, espressi con sempre maggiore frequenza dagli Enti locali in riferimento, alla ricerca temporanea di una collocazione esterna alla famiglia per i minori in difficoltà.