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ASCOLI PICENO – Centinaia di Ascolani andranno in pellegrinaggio giubilare, domenica 29 aprile nella Cattedrale di Treviri per rendere omaggio alla Sacra Tunica, la reliquia che seconda la tradizione venne traslata nella città tedesca dalla madre dell’imperatore Costantino al tempo della tetrarchia.

L’ importante evento religioso, promosso dalla Diocesi, vedrà Mons. Montevecchi, a concelebrare l’Eucarestia alle ore 9.00 insieme all’Arcivescovo trevirense Ackermann, che al termine della messa consentirà a tutti gli ascolani di adorare la Heiligerock, la veste di Gesù che i legionari romani – secondo il Vangelo di Giovanni – si giocarono a dadi prima della Crocefissione.

 

STORIA DELL’ HEILIGEROCK – In questi giorni, migliaia di pellegrini si recano al Duomo di Treviri, nella ricorrenza del quinto centenario della prima ostensione pubblica della Sacra Tunica: Der Heilige Rock, che Gesù indossava prima della crocifissione e che, secondo il Vangelo di Giovanni, i soldati romani si disputarono tirandola a sorte. Secondo la tradizione parte della Sacra Tunica venne in possesso dell’Imperatrice Elena, madre di Costantino il Grande, che l’avrebbe consegnata all’Arcivescovo di Treviri, Sant’Agrizio. I fedeli poterono vedere la reliquia per la prima volta soltanto nel 1512, quando l’imperatore Massimiliano I chiese all’Arcivescovo Richard von Greiffenklau di esporre la Sacra Tunica.

IL MESSAGGIO DEL SANTO PADRE – In occasione dell’inizio del pellegrinaggio, che si protrarrà fino al 13 maggio, il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato un messaggio nel quale ricorda ai pellegrini che: “I Padri della Chiesa – scrive il Papa – vedono in questo passo l’unità della Chiesa; essa è fondata come unica e indivisa comunità dall’amore di Cristo. La Sacra Tunica intende rendercelo visibile. L’amore del Salvatore rimette insieme ciò che è diviso”.

ANDREA ANTONINI – “Il gemellaggio tra Ascoli e Treviri è particolarmente forte e vitale. ” – ha dichiarato il Sindaco Castelli – ” E la radice di questo straordinario rapporto trae alimento proprio dalla figura di S.Emidio e dalla sua storia”.