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ASCOLI PICENO – Il Gruppo del Partito democratico in Consiglio Provinciale denuncia la visione “miope” della politica praticata dalla maggioranza che amministra Palazzo San Filippo, così come sarà al fianco dei sindaci, degli amministratori e dei cittadini dell’area montana che protestano per quello che è un vero sopruso ai danni di un intero territorio.

 

DICHIARAZIONI CHE FURONO – Ad ottobre il Pd ascolano denunciava a mezzo stampa: “invece di pensare ad installare gli autovelox per fare cassa, Celani dovrebbe pensare di più e meglio a come tenere in sicurezza le strade della Provincia piene di buche, con il manto di asfalto che in alcuni tratti non esiste praticamente più, con le canaline di scolo dell’acqua piovana poste ai lati delle carreggiate ricoperte da terra e rifiuti vari così come i greppi inondati da sterpaglie…”

EMIDIO MANDOZZI – Dichiara oggi Emidio Mandozzi: “Dal mese di aprile centinaia di multe stanno infatti arrivando nelle case di ignari cittadini della zona montana, “fotografati” dai tutor della Provincia installati lungo i quasi sei chilometri di strada tra le due gallerie di Croce di Casale, per aver oltrepassato il limite dei 90 chilometri orari. Una scelta, quella perpetrata dalla giunta Celani, che definire alquanto discutibile è mero eufemismo, perché oltre a non risolvere affatto il problema della sicurezza delle strade provinciali – peraltro in un tratto viario a scorrimento veloce dove non sono occorsi mai incidenti e dove la stessa conformazione dell’asse stradale non risulta particolarmente pericolosa vista anche l’assenza di abitazioni -, si abbatte come una scure sulle spalle di cittadini già vessati dalla crisi”.

PREVENZIONE E NON REPRESSIONE – E continua: “I limiti di velocità vanno rispettati, e siamo noi i primi a dirlo, ma infierire quando non se ne ravvisa assolutamente il bisogno, è un qualcosa che non possiamo non stigmatizzare. Se poi l’obiettivo della Provincia è quello di rimpinguare le proprie casse, si aggiungono stupore e rabbia. E la prova provata di ciò consta anche nel fatto che per gli automobilisti la tolleranza oltre il limite orario, nel caso di tutor, trattasi di media oraria, in questo caso, è ridotta a qualche scarno numero decimale.

VEDERCI CHIARO – Conclude: “Alla luce di quanto sta avvenendo, presenteremo un’apposita interrogazione per il prossimo consiglio provinciale, dove chiederemo al presidente Celani quante multe sono state nel frattempo elevate e quanto hanno reso alla Provincia. Una giunta provinciale che da un lato afferma di voler rilanciare la zona montana, turisticamente appetibile, e poi scivola sulla classica buccia di banana. La sicurezza stradale inizia dalla prevenzione e non dalla repressione come quella messa in atto dalla Provincia, cui poco importa poi se permangono rischi nei centri abitati od in prossimità degli incroci a raso, dove invece urgerebbero maggiori controlli”.