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ASCOLI PICENO – “Protocollo Val Vibrata-Vallata del Tronto, finalmente qualcosa riprende a muoversi. Grazie però all’interessamento della Provincia di Teramo e non certo a quella di Ascoli”, così dichiara in una nota stampa di oggi, Emidio Mandozzi, capogruppo Pd al consiglio provinciale di Ascoli Piceno.

PROVINCIA ASSENTE – “Salutiamo con estrema soddisfazione la notizia che il Ministero dello Sviluppo Economico abbia vagliato il Protocollo d’Intesa Val Vibrata-Vallata del Tronto insieme ad altri sette progetti da tramutare in altrettanti Accordi di Programma, tali poi da essere ammessi a finanziamento. Una buona, anzi ottima notizia, tra le tante meno buone di un territorio, il Piceno, in piena crisi. Quello che stona però in questo contesto è l’assenza della Provincia di Ascoli Piceno, il cui presidente, mentre i colleghi abruzzesi s’incontravano con il ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca illustrandogli la situazione e perorandola con buone ragioni, era invece a New York in delegazione per promuovere l’enogastronomia picena“.

CELANI NON SI METTA IN PRIMA FILA – “E dire che sul Protocollo d’intesa Val Vibrata- Vallata del Tronto, proprio la coalizione politica del presidente Celani si era spesa, in campagna elettorale, a che il Governo, al tempo di Berlusconi premier e Scajola, quello del super-appartamento affacciato sul Colosseo, pagato da un imprenditore, ministro dello Sviluppo Economico, potesse presto finanziarlo. Invece, come ora ci auguriamo tutti, a finanziarlo potrebbe essere il Governo Monti, grazie al continuo interessamento dei sindacati e delle istituzioni abruzzesi, non è stato un caso che anche il consiglio interprovinciale, ricordato in quest’occasione dal presidente del consiglio provinciale di Ascoli Armando Falcioni, si sia svolto a Civitella, in territorio abruzzese. L’importanza del risultato è tale che, nel caso si riuscisse a cogliere l’obiettivo, è facile prevedere che si scateni la corsa a rivendicarne la paternità. Ci auguriamo, nell’auspicata conclusione positiva del progetto, che almeno il presidente Celani non abbia la presunzione di mettersi in prima fila a stringere mani e ricevere pacche sulle spalle”.