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ASCOLI PICENO – Continuano le critiche da parte di Micaela Girardi del Partito Democratico nei confronti della giunta Castelli. La rappresentante del Pd mette in evidenza soprattutto l’inadeguatezza della classe politica picena per quel che riguarda la Sanità e ribadisce che di questo passo Ascoli rimarrà l’ultima della Regione. La Girardi però, non risparmia frecciatine al veleno agli stessi esponenti del suo partito.

DISSERVIZI INACCETTABILI –Ecco alcuni stralci della nota. “Mi è stato segnalato il caso recente di un uomo recatosi all’Ospedale di Ascoli con forti dolori, che non sarebbe stato sottoposto all’esame urgente di cui aveva bisogno perché il macchinario era in manutenzione. A San Benedetto, in quella stessa fascia oraria, non era prevista la presenza del medico competente. Durante il trasferimento fuori Provincia, purtroppo il paziente è deceduto. Tutte da verificare le ragioni della morte, ma credo utile richiamare il fatto perché le questioni concrete della riorganizzazione della Sanità sono assai lontane dagli atteggiamenti da primadonna del Sindaco Castelli. Il notorio accentramento delle strutture sanitarie nel capoluogo di Regione impone la massima unità della azione locale ed è inaccettabile il segnale di debolezza del Sindaco di Ascoli che dichiara che si rapporterà solo con l’Assessorato Regionale alla Sanità in spregio alla Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 5 (prevista dalla legge regionale)democraticamente e validamente eletta. Oggi propone un modello analogo – perdente e antidemocratico – di contatto diretto con l’Assessorato Regionale alla Sanità. I contatti personali, siano con ministri o con assessori, non hanno portato benefici alla collettività né li porteranno perché le azioni politiche serie si fondano sulle istituzioni democratiche.

LE CRITICHE A CANZIAN – Ritengo, però, che il Sindaco trovi campo libero nel praticare questa politica dei singoli contatti amicali e consociativi anche per la deludente linea dei vertici comunali del mio partito, il PD. Esprimo il mio forte dissenso per le dichiarazioniri di Antonio Canzian che in uno degli ultimi Consigli Comunali ha denunciato l’inadeguatezza della classe politica locale di destra e di sinistra, quindi riferendosi anzitutto a se stesso, ma come egli fosse l’uomo “qualunque” e non un assessore regionale. L’Assessore non è nuovo a sostenere con nonchalance tutto e il contrario di tutto, un esempio: il Presidente Spacca e Canzian hanno spiegato pubblicamente che il mancato arretramento della A14 nel Piceno dipese dal fatto che “il territorio piceno” si fece trovare diviso. Ma, all’epoca di quelle decisioni, Assessore all’Urbanistica della Provincia presieduta da Rossi, era Canzian che dunque era tra coloro che “dividevano” il territorio, ignorando anche la posizione del proprio partito. Parlando oggi di inadeguatezza, Canzian per coerenza dovrebbe dare le dimissioni da: assessore regionale, consigliere regionale e consigliere comunale, in quest’ultimo caso consentirebbe di fare esperienza ad un appassionato studente ventenne, primo dei non eletti, ma si sa il rinnovamento và solo dichiarato.