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Se gli abitanti del centro storico di Spinetoli esultano per aver visto riaprire il loro ufficio postale, lo stesso non possono dire i cittadini di Monteprandone che da stamattina esprimono la loro protesta con un sit-in davanti al palazzo comunale. La situazione delle Poste resta precaria in tutto il territorio nazionale. Tanti piccoli uffici sono a rischio chiusura, solo nelle Marche se ne contano 62; il disagio che ne conseguirebbe è enorme, l’ufficio postale è da sempre simbolo di aggregazione e riconoscimento per i piccoli centri abitati e la sua scomparsa causerebbe diversi disservizi.
LA PROTESTA – La Uil Marche ha avviato, tra i dipendenti degli uffici marchigiani, la raccolta firme a sostegno della petizione, promossa dalla Segreteria Nazionale del sindacato di categoria, contro l’interpellanza urgente proposta in Parlamento dall’on. Boccia (PD) volta alla separazione societaria tra le attività dei servizi postali e quelle finanziarie di Poste Italiane. La Uil contesta l’ipotesi di scorporo delle attività che produrrebbe inevitabilmente, anche nelle Marche, una drastica riduzione dei servizi per la collettività, con pesanti ripercussioni sulle fasce sociali più deboli. La Uil Poste Marche, inoltre, chiama all’unità le altre organizzazioni sindacali che, dopo il mancato accordo unitario sottoscritto a livello nazionale sul Premio di Risultato, hanno scelto di indire manifestazioni separate a livello territoriale.