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GROTTAMMARE – La perla dell’Adriatico si unisce alla Perla del Sannio. Felice Peretti, l’amato pontefice Sisto V, nato a Grottammare nel 1520, fu infatti vescovo della piccola cittadina di Sant’Agata dei Goti, nel Beneventano, che lo vide per alcuni anni stimato padre spirituale di tutta la popolazione. Conosciuto e apprezzato per la sua magnanimità, ma anche per la sua tenacia nel combattere la corruzione della chiesa e i mali che flagellavano il territorio, il pontefice d’origine marchigiana viene celebrato in terra campana con la manifestazione “Papa ‘Nsisto”, un evento sant’agatese in suo onore, giunto ormai alla terza edizione, che si svolgerà per tutto il mese di agosto.
IL CONVEGNO – Relatori, professori e studiosi di alto livello sono dunque giunti nel beneventano per celebrare questa figura pragmatica e tenace a cui è stato dedicato anche un libro e un museo. Fra le figure di spicco Mons. Vincenzo Catani, che ha relazionato brillantemente la storia del Conclave basandosi su un prezioso manoscritto anonimo del 1585 e la professoressa Serena Di Nepi, che ha illustrato il rapporto storico che Sisto V aveva col suo tempo. Non meno importanti gli interventi delle professoresse Francesca Cesare e Giuseppina De Rosa che hanno presentato la pubblicazione del Panegirico a Sisto V di Ranaldo Ridolfini del 1588. Le conclusioni del seminario sono state affidate al Sindaco della Città Carmine Valentino. Collaboratori stretti, ammiratori del Sommo Pontefice, veri e propri collanti di tutta l’iniziativa sono il mecenate dottor Aniello Gatta ed il nostro concittadino Alessandro Ciarrocchi, sempre molto attivo e benvoluto da tutti. Presente, un pubblico nutrito di appassionati, studiosi e ragazzi del Liceo tra cui i vincitori del concorso a tema “Conoscere Sisto V” che ha certamente reso speciale questa giornata sistina.

IL MUSEO – La chiesa sant’agatese di San Francesco è dunque diventata museo sistino per un intero mese; insieme alla pianeta vescovile di Felice peretti, giunta direttamente dal nostro Museo Diocesano, sono infatti esposti i paramenti dell’ epoca, numerosi materiali di studio come lo stesso manoscritto del Conclave, la lettera del Doge Pasquale Cicogna a Sisto V, i volumi, le bolle e i pregiati documenti sistini del XVI Secolo. (Valentina Travaglini)