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ASCOLI PICENO – Nell’ultimo Consiglio Provinciale la proposta della minoranza di sospendere il servizio rilevamento della velocità sulle strade provinciali è stata bocciata dalla maggioranza capeggiata da Piero Celani. Il gruppo di Rifondazione Comunista, formato da Massimo Rossi e Gabriele Illuminati, ha denunciato l’inutilità dei tutor, le cui multe vanno nelle tasche dei privati, in particolare a una società privata incaricata per il rilevamento (ATI).

L’OPINIONE DI RC – “Una Ati, per giunta, che fra la componenti societarie, in qualità di capogruppo, figura Poste e Tributi spa, che fa capo a quelle Poste Italiane che proprio in questi giorni sta spietatamente chiudendo uffici postali anche in queste zone vessate dalle sanzioni stradali. Il paradosso sarà che in futuro i cittadini costretti a spostarsi in auto anche per raggiungere l’ufficio postale più vicino rimasto, incapperanno nelle sanzioni dei tutor”, hanno sostenuto i consiglieri.

I TUTOR – Sono stati introdotti sulle strade provinciali in via sperimentale e, secondo le stime, dovrebbero portare nelle casse della Provincia 1,7 milioni di euro all’anno. Proprio perché un progetto sperimentale, la minoranza ritiene più opportuno sospenderlo per analizzare attentamente gli effetti negativi prodotti in questi mesi, per prendere poi le opportune decisioni. I consiglieri, inoltre, hanno dichiarato: “non regge l’argomentazione della sicurezza e della tutela dei cittadini, se veramente era questo l’obiettivo dell’Amministrazione perché non utilizzare i quattro Sottufficiali impegnati nella validazione delle multe in un servizio di pattugliamento in queste strade? Questo sì, sarebbe stato un buon deterrente e non una fredda macchina che ti multa anche se superi il limite di 0,1 km”.