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ASCOLI PICENO – Stasera ad Ascoli Piceno si terrà “La Notte dei Colori”. A tal proposito è voluta intervenire la consigliera comunale del Partito Democratico Valentina Bellini. L’esponente del Pd critica in particolar modo lo spettacolo delle sexy car wash, ritenendolo offensivo ei confronti delle donne.

OFFESA DIGNITA’ DELLA DONNA – Ecco alcuni stralci del comunicato a firma di Valentina Bellini. “La notte dei colori è anche una serata di divertimento senza pensieri, non necessariamente fatta solo di spettacoli di alto livello culturale. Proprio per questo è compito dell’Amministrazione curare che le attrazioni messe in campo siano all’insegna della leggerezza, della correttezza, di quello che si chiama sano divertimento. Lo spettacolo del sexy car wash è il contrario di questo; è offensivo per la dignità della donna, rende le ragazze protagoniste corpi esposti da guardare, e manda ai giovani e soprattutto alle giovani un messaggio fortemente negativo sulla mercificazione della sessualità, l’esibizione volgare del proprio corpo, la spettacolarizzazione ad ogni costo”.

PANEM ET CIRCENSES – “Come è possibile che un’amministrazione che strombazza il proprio attaccamento ai valori della Famiglia (a parole e per spot) possa promuovere “spettacoli” così altamente diseducativi e privi di ogni senso di decenza e di moralità? Quanti occhi è disposto a chiudere il Sindaco sui propri convincimenti (almeno quelli dichiarati pubblicamente) religiosi e morali pur di guadagnare qualche piccolo tassello di gradimento e popolarità? Siamo a livello del “panem et circenses” del tardo impero romano che lui da studente liceale dovrebbe ricordare; solo che oggi sono rimasti solo i giochi del circo; il pane, purtroppo, si fa più fatica a garantirlo a tanti ascolani!”

TELEFONATA PER SOSPENDERE LO SPETTACOLO – “Sono sicura che l’Assessore alle Pari Opportunità Donatella Ferretti condividerà le perplessità e l’indignazione di molte donne ascolane; per questo stamattina le telefonerò come consigliere comunale perchè si faccia interprete presso l’Amministrazione di questa richiesta espressa da molte e da molti: che lo “spettacolo” non venga messo in scena”.