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ASCOLI PICENO – Oggi sono ufficialmente ricominciate le lezioni scolastiche, e tanti genitori, oltre ad avere avuto a che fare con il salasso libri, dovranno fare i conti con un altro spauracchio: gli aumenti delle tariffe riguardanti gli asili nido e il trasporto scolastico. Su questa scottante tematica in mattinata presso la libreria Rinascita di Ascoli Piceno, Marco Regnicoli dell’Alveare ha tenuto una conferenza per stigmatizzare il comportamento dell’amministrazione comunale in tal senso.

 

SEGNALE PREOCCUPANTE –“Ci si riempie la bocca sul tema delle famiglie e sugli aiuti da destinare ad esse, ma gli aumenti, seppur contenuti, fanno capire come l’amministrazione comunale stia andando nettamente in controtendenza-chiosa Marco Regnicoli-Per noi dell’Alveare, questi ritocchi alle tariffe rappresentano un segnale davvero preoccupante”.

GLI AUMENTI – Ecco nel dettaglio, gli aumenti che coinvolgeranno appunto asili nidi, mense scolastiche e trasporto, come riportato nella delibera n°70 del 17/04/2012. La fascia di reddito presa in esame è quella con reddito ISEE superiore ai 15 mila euro annui(quella che abbraccia la maggior parte dei cittadini ascolani). Per ciò che concerne le rette degli asili nido, esse aumenteranno di €72,00 l’anno. Spostandoci nel settore mense, esso subirà un ritocco verso l’alto di €36,00. Sui trasporti, l’abbonamento mensile aumenterà di 0,70 centesimi; l’abbonamento mensile agevolato salirà di 0,50 centesimi mentre il mensile fuori zona(autobus che va a casa dell’alunno per portarlo a scuola) subirà un aumento di €1,00. L’Alveare, oltre a criticare l’amministrazione comunale di aver speso solo 25mila euro per il Quoziente Familiare, si pone delle domande: Perché aumentare le suddette rette anziché aiutare le famiglie sotto questo punto di vista? E perché sopra i 15mila euro non sono previste delle riduzioni in base al numero dei figli? “Facendo un esempio-prosegue Regnicoli-una famiglia con un reddito sopra i 15mila euro e con 3 figli(uno all’asilo e gli altri al tempo pieno), pagherebbe all’anno circa 3800 euro, un cifra considerevole di questi tempi”.

SOLDI SPRECATI A DISCAPITO DELLE FAMIGLIE – “Per ciò che concerne la Cultura, siamo i primi a dire che con la essa si possa vivere, ma i soldi che sono stati erogati sinora dalla giunta Castelli in questo ambito sono stati spesi male-rincara la dose Regnicoli-Con tutti gli eventi fatti da tre anni a questa parte, la nostra città dovrebbe essere un pullulare di centri culturali, che porterebbero di riflesso turismo e posti di lavoro. Nulla di tutto questo”. L’esponente dell’Alveare dichiara che le spese per le politiche culturali della città(escluse la Quintana ed i civici musei) vedono un saldo negativo pari a €4.800.000. “Bei soldini sottratti alle famiglie-conclude Regnicoli”.