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ASCOLI PICENO – Arriva la risposta dell’amministrazione comunale al consigliere Marco Regnicoli, caduto, secondo l’assessore comunale al bilancio Valentino Tega, in clamorose contraddizioni. “Nessun taglio ai servizi rivolti ai più deboli, aliquote Imu tra le più basse della regione e spesa sociale in favore di famiglie e disabili salvaguardata con uno stanziamento di 3,5 milioni di euro. Stanziamento che ha consentito, per rimanere sul tema scuola, di riconoscere agli studenti disabili un  contingente orario di assistenza all’autonomia superiore a quello di tutti gli altri comuni capoluogo della regione”. 

DECISIONI DI INTESA CON I SIDNACATI – “Abbiamo anche deciso di non applicare aumenti alle tariffe concernenti i servizi a domanda individuale e di limitarci ad un parziale adeguamento Istat. Un esempio? Per i buoni pasto l’aumento per le famiglie, su base annua, oscillerà tra i 18 e i 28 euro (tetto massimo nel caso in cui il bimbo sia sempre  presente a scuola) e non come afferma il consigliere di 36 euro. L’intervento del rappresentante dell’Alveare, tra l’altro, è anche sbagliato tecnicamente ( o forse alimentato da mala fede). Regnicoli, infatti, vuole far pensare che si sia voluto colpire chi ha un basso reddito. In realtà il reddito Isee superiore a 15.000 euro corrisponde a un reddito effettivo superiore a 45.000 euro; una fascia, quindi, media e sicuramente in grado reggere un aumento di pochi euro. Le tariffe che abbiamo applicato sono comunque le più basse della regione e l’adeguamento è dovuto alla dinamica Istat che di il Comune ha l’obbligo di riconoscere alle ditte affidatarie dei servizi di mensa e di trasporto. Abbiamo allo studio – ha concluso il responsabile del Bilancio  – delle manovre che possano aiutare ulteriormente i cittadini e le imprese del territorio che verranno presentate entro l’anno”.