Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – I Comuni possono cacciare Equitalia? L’opzione è tornata sul tavolo dei sindaci, un segnale importante, a detta del sindaco Guido Castelli, in veste di responsabile finanza Anci, perché “si ripristina l’autonomia dei Comuni, a fronte di un’insofferenza locale mai sopita nei confronti di Equitalia”. Castelli interviene in un’intervista rilasciata a Repubblica: “Alla prova dei fatti, si tratta di una decisione rischiosa per i sindaci perché non accompagnata da una riforma complessiva della riscossione. Il sistema è vecchio, mancano norme adeguate. E molti nodi da sciogliere”. 

DIFFICOLTA’ A RECUPERARE LE TASSE NON PAGATE – Se Equitalia può emettere ruoli e cartelle esattoriali, i sindaci solo ingiunzioni fiscali, disciplinate dal Regio decreto 639 del 1910. Il pericolo è che scatti la prescrizione. “Si tratta di 11-15 miliardi, ora in pancia ad Equitalia, domani buchi neri nei bilanci dei Comuni. Siamo pronti a fare le gare per la gestione diretta, intendiamoci, ma il quadro normativo è desueto e pieno di incongruenze. Ci impone una figura, l’ufficiale di riscossione, che ormai non si trova quasi più, visto il blocco dei concorsi, oltre a quello del turn over che ferma le assunzioni. Per internalizzare la riscossione, però, serve personale. Infine, le regole di competitività, certezza e trasparenza per assegnare a soggetti affidabili il servizio, sono urgenti”.