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ASCOLI PICENO – Poche risorse e voglia di festeggiare. “Si tratta di un problema che ci siamo posti davvero tutti noi sindaci – ha spiegato il primo cittadino di Ascoli Piceno, Guido Castelli – nel momento in cui, accingendoci al Natale, sentiamo per certi versi l’obbligo di presentarlo meno tetro visto che la situazione di crisi è già quella che è. Le soluzioni dei sindaci sono le più disparate. Certo, dove le associazioni dei commercianti o comunque i commercianti stessi hanno collaborato e cooperato, il problema si presenta meno gravoso. In altri Comuni, invece, abbiamo cercato di tenere duro”.

LA QUESTIONE DELLE LUMINARIE IN TEMPI DI CRISI – “Certo, in un momento in cui il governo auspicava i cieli bui, vedere il Natale illuminato può sembrare un controsenso – osserva Castelli – ma io credo che, invece, sia necessario, sempre all’insegna della sobrietà, non sottovalutare l’esigenza che comunque in un momento e in uno spazio di riflessione quale deve essere il Natale ci siano anche delle luci che tengano accese le speranze e il tessuto della coesione. Senza esagerare, ma questo è l’obbligo che da tempo grava su noi sindaci. Troveremo ancora qualche lampadina nonostante il piatto pianga e non poco”.