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ASCOLI PICENO – La consigliera comunale Valentina Bellini (Pd) interviene a seguito elle dichiarazioni dell’assessore Ferretti in merito al problema abitativo della città. “Alcuni giorni fa, l’accorato appello di Donatella Ferretti ai proprietari di case affinchè abbattano gli affitti ha dato conto in modo plastico della concezione che questa amministrazione ha del governo dei servizi sociali. In quest’epoca di grande difficoltà, la gestione del welfare è quanto mai complicata e per questo non può essere limitata a tagli lineari, né a uno spostamento semplicistico dal servizio professionale a quello volontaristico. Men che meno si ha bisogno di appelli paternalistici che scaricano sulle spalle del privato problemi della collettività che, in quanto tali, sono invece responsabilità prima dell’amministrazione pubblica”.

 

I CHIARIMENTI RICHIESTI – La consigliera pone alcune domande all’amministrazione affinché si faccia luce sulla reale entità del problema. “Cosa ha fatto l’amministrazione per favorire tra i piccoli proprietari l’abbassamento dei prezzi sui contratti d’affitto? Per promuovere l’informazione sul tema? Molti comuni hanno abbassato l’IMU sulle seconde case locate con contratto a canone concordato; la legge lo permette, molte amministrazioni comunali l’hanno fatto: il Comune di Ascoli brilla per il silenzio a riguardo. Quali altre azioni ha messo in campo il comune, anche a livello di informazione e di sensibilizzazione, per stimolare la sottoscrizione di contratti meno onerosi? Sono stati mai convocati i rappresentanti dei piccoli proprietari per studiare insieme strategie atte ad arginare il problemi degli sfratti? Dalle reazioni del presidente dell’Unione piccoli proprietari immobiliari si direbbe di no. Si hanno dati certi sull’entità del fenomeno, sull’impatto sociale che esso può produrre?
Il ruolo di un assessorato ai servizi sociali oggi si gioca, tra l’altro, anche sulla capacità di trovare qualunque spazio, qualunque opportunità per promuovere equità e tamponare le situazioni di particolare complessità che affliggono la città. Non necessariamente e solo soldi, ma individuazione di strategie, promozione di comportamenti, sensibilizzazione, sostegno. C’è bisogno non solo di risorse economiche, in questi tempi difficili, ma anche di strategie, idee, competenze e-perchè no?- creatività e inventiva per affrontare, almeno, insieme problemi fino a poco tempo fa quasi inimmaginabili; non è facile ma è il compito primo della politica. E per favore ci si risparmi il paternalismo”.