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APPIGNANO DEL TRONTO – La giunta del Comune di Appignano del Tronto il 31/12/2012, ha approvato il nuovo piano comunale di protezione civile per l’emergenza rischio sismico e rischio idrogeologico, studiato ed elaborato internamente e in collaborazione con il gruppo comunale di protezione civile. Ci sarà inoltre una presentazione pubblica, il 6 febbraio alle 21:00 presso il Municipio, perché la seconda fase, molto importante della pianificazione d’emergenza è quella di diffondere e rendere noto a tutti i cittadini, come comportarsi in caso di calamità naturale.

PARLA L’ASSESSORE – Il Comune ha provveduto ad inoltrare tutta la nuova pianificazione d’emergenza al dipartimento regionale di protezione civile, il quale non ha avuto nulla da eccepire sulla qualità e sulla effettiva utilità dei piani stessi.
“Con questo piano abbiamo uno strumento capace di definire gli eventi calamitosi che potrebbero verificarsi all’interno dei nostri confini, possiamo prevederne i possibili scenari, e di conseguenza organizzare tutte le procedure possibili per una efficace risposta” dice l’assessore comunale Sara Moreschini, inoltre, “Siamo felici di aver ricevuto parere favorevole dal dipartimento di protezione civile della Regione Marche, abbiamo lavorato molto sull’elaborazione dei piani, e lo abbiamo fatto internamente senza spendere uno euro in consulenze esterne, questa è la dimostrazione che quando si hanno dei professionisti qualificati all’interno della pubblica amministrazione anche i piccoli Comuni come il nostro possono essere da esempio”.

LE AREE – l piano, dopo aver analizzato le caratteristiche naturali ed antropiche del territorio ed i rischi ad esso connessi, individua le disponibilità di personale e mezzi nell’ambito comunale stesso, assegna i compiti e definisce le procedure di intervento in caso di emergenza.
Nello specifico, sono state individuate, e mappate le aree note come, aree di emergenza: Aree di ammassamento, per l’invio di forze e risorse di protezione civile in caso di evento. Aree di primo soccorso – “meeting point”, come punto di raccolta della popolazione al verificarsi di un evento calamitoso. Aree di accoglienza, per l’installazione di materiali e strutture idonee ad assicurare l’assistenza abitativa alla popolazione. Area per atterraggio elicottero.