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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolta lunedì mattina la celebrazione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Presenti all’auditorium comunale gli studenti degli istituti superiori cittadini e di numerose autorità civili e militari attenti alle parole del professor Costantino Di Sante, storico che si è occupato dei riflessi in ambito locale delle vicende legate al secondo conflitto mondiale e all’esodo delle popolazioni dell’Istria e delle Dalmazia.

 

Durante l’intervento di Di Sante sono state ripercorse le principale vicende che hanno contraddistinto la storia del Novecento, i crimini compiuti durante la seconda guerra mondiale, le modalità e le motivazioni, politiche e no, delle repressioni. Più di 250mila gli italiani fuggiti da quei territori e rifugiatisi negli oltre cento campi di accoglienza in Italia, tra cui quello di Servigliano in provincia di Fermo. È seguita la proiezione del documentario di Filippo Ieranó, Una città cosmopolita, prodotto dall’associazione Casa della Memoria.

 

“I fatti luttuosi che hanno contraddistinto intere popolazioni del confine orientale – ha affermato Di Sante – debbono essere conosciuti e rimanere impressi nella nostra coscienza perché la cultura del diverso non prevalga e la libertà delle genti non venga negata lasciando spazio all’intolleranza. Solo le democrazie mature possono tutelare e riconoscere l’uguaglianza nelle differenze – ha proseguito lo storico rivolgendosi agli studenti presenti – questa è la sfida che voi giovani dovete raccogliere per essere cittadini dell’Europa unita”.