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ASCOLI PICENO – Ieri pomeriggio Luisella Costamagna ha tenuto una lezione dal titolo “Informazione e pari opportunità” chiudendo così il corso “Il lessico della polis”, organizzato dall’Isml in collaborazione con la cattedra di Filosofia politica dell’Università di Macerata. La giornalista e volto noto televisivo ha colto l’occasione per presentare il suo libro “Noi che costruiamo gli uomini”, dieci storie di donne che “ce l’hanno fatta”, una raccolta di testimonianze al femminile che vogliono dimostrare come ci siano molte donne che combattono ogni giorno contro violenza e discriminazioni riuscendo ad ottenere una possibilità di riscatto.

Diversi i temi affrontati nella relazione della Costamagna in dialogo con Gianluca Vagnarelli – coordinatore del corso -, dalla violenza sulle donne alla discriminazione sul luogo di lavoro, dalla maternità alla rappresentanza nei centri di potere. In tutte queste tematiche esiste secondo la giornalista una costante che è data dalla straordinaria “creatività” delle donne, che non si declina solo nella maternità ma anche in un approccio differente nelle attività di volta in volta affrontate.

“Ho voluto raccontare il successo della normalità” ha dichiarato la Costamagna, “dimostrando che le donne hanno bisogno di credere di più in se stesse. Se siamo capaci di costruire degli uomini, perché ancora non siamo capaci di costruire noi stesse?” è la domanda all’origine della sua indagine.

Un punto su cui si è soffermata più volte ha riguardato la convinzione che le donne abbiano bisogno di una reale equiparazione dei loro stipendi a quelli dell’uomo, affinché non siano messe in condizione di dover scegliere tra famiglia e lavoro, “fermo restando che il principio originario risiede sempre nella libertà di scelta. Non critico le donne che decidono di fare le madri a tempo pieno, purché sia una scelta fatta in piena libertà”, ha sottolineato.
La mancata rappresentanza del genere femminile nelle istituzioni e i salari più bassi sarebbero, secondo la giornalista, all’origine di gravi diseguaglianze sociali e forme di violenza; “da quando Zapatero in Spagna ha varato la legge sull’equiparazione dei salari, i casi di violenza sulle donne sono diminuiti. Esiste senza dubbio una relazione tra i fenomeni”, ha continuato. Presenti in sala molte donne che sono intervenute in un vivace dibattito finale.