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ASCOLI PICENO – Si è costituita la sezione locale della Lega Abolizione Caccia, che dal 1978  riconosciuta in ambito nazionale dal Ministero dell’Ambiente e internazionale dall’European Federation Against Hunting. Obiettivo la difesa della fauna, la lotta al bracconaggio, la conservazione e il ripristino dell’ambiente; i volontari, inoltre, portano avanti le battaglie contro circhi con animali, pellicce,  commercio di selvatici, recupero di uccelli feriti, zoo, tiro al piccione, creazione di oasi e randagismo.

Di particolare importanza la petizione, appena conclusa con quasi 20mila firma, volta a vietare i richiami vivi nella caccia, ovvero gli uccelli selvatici che vengono catturati o allevati per agevolare la caccia e costretti a vivere nelle più improbabili condizioni. “Spiumati manualmente dal cacciatore – si legge nel documento diffuso – affinché in autunno e inverno la ricrescita delle penne e la visione della luce nei capanni di caccia li facciano trovare in una condizione di muta artificiale che li spinge a cantare, attirando così inconsapevolmente i loro simili nella trappola mortale. La Lac ritiene tale pratica un vero maltrattamento – continua – e chiede che una legge ne vieti l’uso a livello nazionale, come già avviene in alcune regioni italiane più emancipate dal punto di vista venatorio.” Altra storica iniziativa è la petizione per abolire l’attuale articolo 842 del Codice Civile che consente ai cacciatori, e solo a loro, di entrare nei fondi privati senza il consenso del proprietario.

 

Diverse sono quindi le battaglie affrontate, che ad oggi godono di un nuovo gruppo di lavoro lovale per monitorare provvedimenti e delibere delle Amministrazioni e poter intervenire in situazioni di illegalità. “Dalla vigilanza venatoria e zoofila, che si potrà organizzare in caso di sufficienti adesioni, alle attività informativo-educative, dalla ricerca e consultazione di leggi e provvedimenti, alla raccolta di segnalazioni, fino ai campi antibracconaggio – concludono – ognuno in base al proprio tempo e alle proprie attitudini può risultare prezioso e fondamentale per salvare la vita a tanti animali.” Per informazioni e contatti è possibile cliccare sul sito o scrivere a lacap@abolizionecaccia.it  per il punto provinciale e lacmarche@abolizionecaccia.it per quello regionale.