ASCOLI PICENO – La ditta EcoConsul ha concluso la bonifica della parte esterna al sito, scenario dell’incendio di venerdì 8 marzo, per ridurre al massimo le problematiche messe in luce dalla nota del servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Asur, ma permane l’allerta amianto diramata a seguito delle rilevazioni di materiale frantumato in fibrocemento. Ancora interdetta l’area della Bachetti Autodemolizioni per la quale il Comune ha emesso il 16 marzo un’ordinanza sindacale per procedere alla “immediata messa in sicurezza dell’area recintata e sequestrata, finalizzata a bloccare la dispersione di fibre di amianto” entro cinque giorni dalla notifica.
Per questo la richiesta all’Asur delle indicazioni su come poter consentire la fruizione almeno per i residenti, i titolari e i dipendenti delle imprese ubicate nell’area interdetta. Il direttore del servizio Igiene e Sanità pubblica ha quindi comunicato che “potranno raggiungere le zone limitrofe all’area incendiata solo nel caso venga dimostrata una comprovata necessità. Quindi, residenti, titolari, lavoratori e fornitori delle imprese potranno accedere solo con tuta di tywek con cappuccio, copri scarpe e calzari, maschera a filtro assoluto, guanti in lattice e occhiali di protezione“.
Alle lamentele dei titolari delle attività presenti nella zona il sindaco risponde provando a calmare gli animi: “stiamo lavorando senza sosta affinché la comunità (ed in particolare le aziende interessate) patiscano il minimo pregiudizio possibile. Sto seguendo personalmente lo sviluppo degli accadimenti confrontandomi permanentemente con i vari organismi e gli operatori”.
“Quando la bonifica sarà chiusa qualcuno dovrà spiegare a me e alla città il perché dei gravissimi ritardi con cui é stata segnalata al Comune la situazione di potenziale pericolo. – chiosa il sindaco Guido Castelli – Ci sono fior di organismi incaricati di segnalare i pericoli ambientali, dove sono stati nei giorni successivi al rogo mentre l’area interessata dal rogo veniva frequentata normalmente?”.
