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ASCOLI PICENO – In giorni difficili per il comparto del commercio, dopo la notizia della fine delle risorse destinate alla cassa integrazione in deroga ovvero quella rivolta alle imprese del settore, giunge dalla Regione Marche la buona nuova dell’arrivo di 1.536.000 euro destinati al nostro commercio. Quindi, l’assessore regionale Antonio Canzian chiarisce anche i dubbi sulla questione Case Minime, Ente Quintana ed espone infine anche un proprio punto di vista sulle prossime amministrative.

 

Sul primo punto Canzian è deciso: “Si tratta di un’occasione d’intervento importante per la città che non deve ridursi ad una polemica tra sestieri. Nel progetto l’inserimento della riqualificazione di un centro di aggregazione conferiva maggiore punteggio e la sistemazione della sede del sestiere di Porta Solestà ha determinato la vittoria del bando”. Canzian si tira fuori dalla polemica sorta in merito al fatto che i lavori siano iniziati proprio dalla sede del sestiere e non dalle tre palazzine: “Non è compito mio decidere da dove debbano iniziare i lavori”. Certo è che la controversia a detta dell’assessore regionale nasce dalla presunta incompatibilità dell’assessore Luigi Lattanzi: “Non do valutazioni sulla bontà o meno del duplice incarico, dico soltanto che la polemica ha origine da questo, altrimenti nessuno avrebbe detto nulla“.

 

L’auspicio dell’esponente del Pd è che però presto l’Ente Quintana possa assumere una nuova forma giuridica, magari quella di “una fondazione con tanto di Cda composto da personalità provenienti da contesti diversi ma lontane dalla vita politica”.

Sulla questione amministrative 2014 mostra un velo di preoccupazione soprattutto sul ruolo dei partiti politici che sembrano non più in grado d’interpretare ottimamente le istanze dei cittadini: “Castelli non si sconfigge facendo un calcolo ragionieristico sulle alleanze. La mera somma delle percentuali di ciascun partito abbiamo visto che non sempre dà il risultato atteso, per questo è necessario partire dal progetto di città. Se il M5S dimostrerà di averne uno potrà essere un valido interlocutore”, ma questo dipende anche “dalla credibilità che a livello nazionale sembra stia perdendo. La strategia di spingere il Pd all’alleanza con il Pdl è un suicidio per il movimento stesso oltre che per il paese. E si sa che chi non ha a cuore il bene del paese è destinato ad estinguersi“.