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ASCOLI PICENO – La Camera ha licenziato ieri il disegno di legge relativo allo sblocco dei pagamenti per le P.A con una novità importante che potrebbe avere ripercussioni positive sul debito di 23 milioni di euro che grava su palazzo San Filippo. L’articolo 1 comma 17 quinques infatti rende esenti da sanzioni quegli Enti che abbiano sforato il patto di stabilità nel 2012. In termini pratici questo potrebbe provocare un dimezzamento del deficit della Provincia portandolo dagli attuali 23 milioni a circa 12 milioni di euro.

 

Ad annunciarlo l’onorevole del Pd Luciano Agostini: “Il Pd per cinque anni ha criticato aspramente la delibera di divisione da Fermo, paventando il pericolo per le casse della Provincia, previsione che poi si è tradotta purtroppo in realtà. A quella divisione si è aggiunta poi una gestione improntata alla leggerezza che ha portato il debito a raggiungere l’attuale imponente cifra di 23 milioni di euro. Ora, questo comma inserito nell’articolo 1 del disegno di legge 35 dice in sostanza che chi ha sforato il patto nel 2012 non è soggetto a penalizzazione. Una notizia importante, che ridurrebbe notevolmente il disavanzo dell’Ente. Ricordo che per ogni milione di debito si contrapponeva una sanzione di pari importo data dalla riduzione dei trasferimenti, che ora verrebbe meno. A questo punto ritengo che i tagli al personale dovrebbero essere arrestati“.

 

Il congelamento dei benefit infatti era un automatismo che scattava con l’adesione al fondo di rotazione che obbligava l’adozione di questi provvedimenti. “Con la riduzione del debito – conclude Agostini – pensiamo che non sia più necessario aderire al fondo e penalizzare il personale”. Tanto più che secondo il consigliere provinciale Paolo D’Erasmo: “Queste riduzioni avrebbero dovuto essere applicate dal 2014 poiché la legge prevede che non si debba toccare il fondo accessorio prima, mentre Celani ha anticipato tutto al 2013 col solo fine di coprire in tal modo quelle entrate che non si sono verificate”. “Sinora – aggiunge Lucio D’Angelo, presidente della commissione Bilancioin Provincia sono stati presentati ben quattro diversi piani di riequilibrio che alla fine fanno quadrare i conti. Il problema riguarda l’attendibilità delle cifre presentate“. “Tempo fa presentammo un documento nel quale avanzavamo tre richieste: non toccare dipendenti, non diminuire i servizi e pagare i debiti – ricorda Antimo di Francesco – Richieste puntualmente disattese da Celani”.