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SPINETOLI – Dopo un quinquennio esatto, l’esecutivo spinetolese pone in agenda la ridefinizione della gestione degli impianti sportivi che insistono nel territorio comunale. “Una volontà che nasce anche dal sollecito giuntoci dalle diverse società sportive che attualmente gestiscono i nostri impianti, che non fanno mistero – spiega il sindaco Angelo Canala – della sempre maggiore difficoltà trovata nel reperire sponsor e dunque risorse necessarie al mantenimento qualitativo e degli standard di sicurezza dei nostri campi sportivi”.

La giunta apre quindi una riflessione che sarà rigorosamente preceduta da un confronto con le realtà che operano nei vari ambiti sportivi. “Realtà che spiccano per qualità nel panorama provinciale – ricorda Canala. – Penso alla Pagliare Volley che qualche giorno fa ha ottenuto un riconoscimento in Provincia per l’approdo in B1, così come penso al Pagliare Calcio, che ha disputato un buon campionato in Eccellenza e ai buoni risultati conseguiti dalla Virtus Pagliare e la Spinetolese, prime in seconda categoria nei rispettivi gironi”. A queste si aggiungono anche le vivaci realtà del settore giovanile come Real Pagliare e Kids Spinetoli “che hanno partecipato alle finali regionali nel settore giovanile – aggiunge Canala. – Tra l’altro la Kids vanta anche una squadra femminile”.

Proprio in ragione di tale vigore che non pervade solo il settore calcistico ma che si esprime anche in altri ambiti quali l’atletica, con il celebre gruppo podistico Avis Pagliare, “abbiamo deciso di rivedere le attuali gestioni anche per migliorare la fruibilità degli spazi e renderli utilizzabili da tutte le società dando ampio spazio ai vivaci settori giovanili. Nel 2008 ci siamo anche riappropriati del campo sportivo Oasi, contraendo un mutuo che ci ha concesso di riprendere in mano la proprietà. La riflessione che intendiamo intraprendere sin da ora per arrivare ad agosto, dunque alla ripresa delle attività con un piano chiaro, – conclude il sindaco – sarà guidata da una volontà principale: quella di considerare lo sport come momento di aggregazione al di là della parte competitiva e dei successi di ogni team che pure ci onorano“.