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ASCOLI PICENO – La strada è già scritta ma i dipendenti Haemonetics non si rassegnano alla chiusura dello stabilimento. Per questo mercoledì daranno vita insieme ad Usb e Ugl ad una nuova manifestazione di protesta contro la chiusura dell’impianto ascolano della multinazionale. Il corteo partirà da piazza Giacomini per arrivare come di consueto a piazza Simonetti, dove si terrà un sit in. Una delegazione di sindacalisti e dipendenti sarà poi ricevuta dal presidente della Provincia Piero Celani e da un dirigente della Prefettura. Un incontro, spiegano i sindacati, per fare il punto sullo stato della trattativa tra la Regione Marche e l’azienda, e per discutere dell’ipotesi di un tavolo ministeriale di crisi chiesto da Ce-lani e dai sindacati.

Intanto una rappresentanza di dipendenti della Haemonetics ha incontrato l’onorevole Luciano Agostini. Per il deputato del Partito democratico quella dell’azienda appare: “Una decisione piuttosto anomala perché non è in atto una crisi produttiva ma solo una ristrutturazione generale del gruppo”. Il democratico poi attacca il numero uno di Confindustria “solo pochi mesi fa, – dice Agostini – con tanto di mega conferenza stampa, il presidente dell’associazione degli industriali di Ascoli ed i vertici di alcune istituzioni locali definivano la Haemonetics un’azienda da prendere a modello per capacità produttiva ed occupazionale. Evidentemente o si tentava di buttare fumo negli occhi o si parlava di una realtà che non si conosceva. E proprio Agostini domani, incontrerà il capo della segreteria del Ministro Zanonato “per tentare di costituire un tavolo coordinato da quest’ultimo e trovare un accordo che scongiuri la chiusura dello stabilimento o in alternativa consenta di ottenere gli ammortizzatori sociali in deroga”. Nello stesso incontro l’onorevole ascolano chiederà di riattivare il Protocollo d’Intesa Val le del Tronto- Val Vibrata e di trasformarlo in Accordo di Programma.

Cgil Cisl e Uil intanto scrivono una lettera congiunta rivolta alle istituzioni e ai vari attori sociali del territorio: “Le condizioni dei cittadini ascolani, sono al limite della sopportabilità per l’alta percentuale di disoccupazione”. I sindacati confederali fanno appello alla responsabilità e invitano le autorità “a promuovere un coordinamento istituzionale per aprire un tavolo che discuta ed elabori interventi per il territorio, coinvolgendo il Ministero dello Sviluppo Economico affinché finanzi l’accordo di programma Tronto Val Vibrata od eventualmente garantisca le risorse per un progetto di riconversione previsto per le crisi industriali complesse”.

“I dati economici, occupazionali, produttivi, del nostro territorio, – concludono Cgil Cisl e Uil nella missiva – sono alla stregua di quelli delle aree più depresse del Paese. Riteniamo di aver fino ad ora subito penalizzazioni in ordine agli interventi di aiuto, a partire da quelli comunitari per la coesione sociale destinati dal Ministro Barca, per superare le quali sarebbe necessario ridefinire i criteri di selezione“.