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ASCOLI PICENO – Domenica, 7 luglio, appuntamento con la penultima escursione del Festival dell’Appennino, che questa volta salirà a 1800 metri in cima alla Montagna dei Fiori, meglio conosciuta come Montagna di Ascoli, il massiccio che domina la città e l’intera Vallata del Tronto segnando il confine naturale con l’Abruzzo. Una volta raggiunta la vetta sarà possibile godere di uno splendido scorcio d’Italia che ad est abbraccia il tratto che va dal Monte Conero fino al litorale di Pescara, mentre a ovest racchiude in sé una fetta importante della catena dei Sibillini.

L’iniziativa, promossa in collaborazione con il CAI in occasione dei 150 anni della sua fondazione, permetterà di scoprire lungo il percorso le 148 caciare, meglio note come capanne a tholos che nel tempo erano utilizzate dai pastori come punti di riparo. A illustrare le caratteristiche, la storia e l’origine di tali strutture in roccia, che presentano molte affinità con le tombe elleniche, i trulli pugliesi e persino i nuraghi sardi, saranno Gabriele Vecchioni e Narciso Galiè, coautori di un’opera documentale di recente produzione nella collana de “I quaderni del Festival dell’Appennino”.

La presentazione dell’opera, in programma alle 15 presso il rifugio Paci di Colle San Marco, si terrà a conclusione dell’escursione mattutina che dal piazzale di San Giacomo (partenza ore 9.30) condurrà i partecipanti lungo un cammino ad anello nel cuore della Montagna dei Fiori, passando attraverso punti panoramici e luoghi naturalistici tra cui il Lago del Tritone o le Tre caciare. Nel corso dell’appuntamento, sempre al rifugio Paci, sarà possibile assistere alla premiazione dei vincitori del concorso fotografico del CAI, oltre ad una sezione di musica popolare con Pierfilippo Melchiorre.