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ASCOLI PICENO – Siglata oggi la convenzione tra Vincenzo Marini Marini e Achille Buonfigli, presidente del Consorzio Universitario Piceno, con cui la Fondazione Cassa di Risparmio mette a disposizione del Cup 100mila euro per questa annualità. “Con questa firma – ha spiegato Marini Marini – la Fondazione sceglie di operare a favore dell’università individuando il Cup come unico soggetto con cui realizzare questi interventi, sulla base di un giudizio estremamente positivo sulle capacità del consorzio universitario. Magari sarebbe stato anche più semplice interagire con i diversi rettori marchigiani, ma abbiamo scelto il Cup come cabina di regia”.

 

“Con questa convenzione – ha aggiunto Buonfigli – ci viene accordato ancora una volta un ruolo preferenziale nella gestione del sistema universitario, la nostra preoccupazione sarà quella di progettare il nuovo sistema di formazione locale, che non è più rivolto soltanto ai giovani, ma anche a coloro che vogliano specializzarsi dopo la laurea e aggiornarsi nel loro campo professionale. Un territorio che voglia affrontare la competizione internazionale dovrà necessariamente dotarsi di un sistema all’avanguardia, progettato nel medio e lungo periodo. Con i fondi che la Fondazione ci mette a disposizione ci prendiamo questo impegno”.

 

In merito alla consistenza del contributo, il presidente Marini Marini ha voluto precisare che se è vero che un tempo le cifre erano meno esigue, oggi garantire questi numeri è lavoro duro: “attualmente le imposte che versiamo allo Stato superano le erogazioni che la Fondazione fa. E mi chiedo: queste tasse tornano poi alla comunità? Non ne sono sicuro”. Con questi fondi, assicura Buonfigli, l’obiettivo è innanzitutto “consolidare l’esistente. Il quadro legislativo è orientato alla chiusura di tutte le esperienze universitarie decentrate e il territorio deve esserne consapevole per difendere la nostra offerta formativa che è già di qualità. Dobbiamo individuare delle strategie per garantire un futuro alla formazione non solo per accogliere gli ascolani, ma anche chi ci sta attorno”.