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ASCOLI PICENO – È stato inaugurato a metà ottobre a San Benedetto il nuovo reparto di psichiatria e sul reparto riunito al Madonna del Soccorso interviene il consigliere comunale Francesco Ameli che ha avviato una serie di incontri con operatori, rappresentanze e pazienti, dipingendo “un quadro dolente per il reparto di Psichiatria e per la sanità ascolana in generale”.

 

“Il ruolo del sindaco Castelli all’interno del comitato dei sindaci potrebbe essere fondamentale affinché la sanità picena ed ascolana non subisca l’ennesimo danno. L’impressione che molti cittadini stanno avendo è che la riforma in atto con l’Area Vasta veda, a parità di costi, una sensibile diminuzione dei servizi. Pare, infatti, che per quanto riguarda il reparto di Psichiatria si stia facendo l’esatto contrario dell’obiettivo stabilito dall’Area Vasta, che era quello di diminuire i primariati ed aumentare i servizi”, critica Ameli sottolineando l’importanza del reparto al Mazzoni, “punto nodale per un bacino di utenza di oltre 110.000 persone” compresi i detenuti del carcere ascolano. Il consigliere ascolano, inoltre, solleva le sue perplessità (forti di una raccolta firme) sulla possibilità di riuscire ad accogliere 500 ricoveri annui e sul ruolo della struttura San Giuseppe.

 

“Anche l’onorevole Luciano Agostini e il neo consigliere comunale Francesco Ameli, stanno scoprendo che la sanità locale sta facendo acqua da tutte le parti“, interviene il sindaco ascolano Castelli che legge tra le righe dell’attacco un chiaro schieramento politico e punterebbe il dito contro il presidente della Conferenza dei sindaci (il sindaco sambenedettese Giovanni Gaspari) ritenuto non idoneo a ricoprire questa carica. “Quel che è certo è che da parte mia, – dichiara il sindaco Castelli – per quel che è possibile nel mio ruolo di sindaco, non mancherà, così come non è mai mancato, l’impegno per contrastare fino in fondo ogni eventuale ingiustizia a danno del territorio che mi onoro di amministrare”, invitando gli oppositori a collaborare alla causa, già da tempo avviata, superando gli schieramenti politici.

A mettere un punto sulla questione, i dottori Giorgio Mariani e Franco Guidotti che tentano di spegnere gli allarmismi precisando quanto trattato durante la riunione dell’8 novembre con i Comitati dei Dipartimenti di San Benedetto e Ascoli Piceno. “L’incontro ha riguardato l’esame dei punti critici e le conseguenti azioni da adottare, anche al fine di utilizzare in modo ottimale i posti letto previsti per l’osservazione breve intensiva. È stata approfondita la situazione dell’assistenza territoriale, i relativi percorsi da integrare, le modalità di intervento omogenee da stabilire. – si legge nel comunicato inviato dai due Dipartimenti dell’Area Vasta 5 – Nella riunione sono stati inoltre affrontati la gestione del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (turnazione del personale e guardia attiva) e quella delle strutture convenzionate, in particolare l’utilizzo più funzionale della casa di cura San Giuseppe al fine di rendere tempestiva l’offerta di cura ed ottimizzare le risorse assegnate per l’assistenza residenziale“. Proprio da questa riunione è emerso che la Tutela della Salute Mentale non può essere ridimensionata sul principio dell’economia, ma sulla qualità e sull’efficacia degli interventi assistenziali, confermando la più totale assistenza anche per i detenuti del carcere.