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ASCOLI PICENO – Brutte notizie per la centrale del latte ascolana, ex Coalac oggi Coperlat. “La notizia di possibile chiusura dello stabilimento ascolano – scrive Guido Castelli in una nota – è stata suffragata oggi a Jesi, da un intervento reso del presidente Baietta a a margine di una riunione sindacale. Noi non accetteremo questa illogica decisione che contrasta con tutte le più elementari logiche di organizzazione aziendale e di rispetto della qualità del prodotto. La nostra provincia é (tra le cinque marchigiane) quella che presenta la maggior produzione di latte e sarebbe davvero una beffa che “discutibili” manovre aziendali potessero mettere in ginocchio sia l’occupazione diretta delle maestranze che i redditi degli allevatori ascolani già brutalmente falcidiati delle politiche europee sul latte”. E dopo l’interesse del presidente della Regione Spacca, “spero davvero che assieme all’assessore al Piceno Canzian, voglia sventare un colpo di mano dettato da interessi ed egoismi che nulla hanno a che fare con i principi della sana cooperazione. Ad Ascoli difenderemo il nostro prodotto con le unghie e con i denti ma la Regione faccia la sua parte”.