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ASCOLI PICENO – Dopo il debutto in anteprima nazionale al Teatro Pergolesi di Jesi la scorsa stagione, torna nelle Marche La torre d’avorio di e con Luca Zingaretti in scena con Massimo Francovich. Lo spettacolo – che mostra due grandi attori, interpreti ai massimi livelli del teatro (e non solo) italiano alle prese con un testo, nella traduzione di Masolino d’ Amico, che ci pone di fronte ad una questione etica ancora di attualità – sarà in scena al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno il 12 e 13 febbraio e al Rossini di Pesaro dal 14 al 16 febbraio, nelle rispettive stagioni di prosa promosse dai Comuni e dall’Amat.

La storia è ambientata a Berlino, siamo nel 1946. Un ufficiale dell’esercito americano, il maggiore Steve Arnold (Luca Zingaretti), è chiamato ad indagare su un famoso direttore d’orchestra, Wilhelm Furtwängler (Massimo De Francovich). L’artista non ha mai abbandonato la Germania: pur non avendo mai sostenuto il nazismo né preso la tessera di partito, ha continuato la propria attività in patria. Nella sua mente, il musicista era utopisticamente convinto che l’arte e la cultura dovessero essere mantenute vive per contrastare le atrocità della politica. Ma fino a che punto l’Arte può considerarsi libera dai condizionamenti del Potere? Non è forse vero che continuare ad esibirsi sotto un regime dittatoriale sottintende l’appoggio al sistema?

Completano il cast dello spettacolo – prodotto da Zocotoco – Paolo Briguglia, Gianluigi Fogacci, Francesca Ciocchetti, Caterina Gramaglia. Le scene dello spettacolo sono di Andrè Benaim, i costumi di Chiara Ferrantini e le luci di Pasquale Mari.