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APPIGNANO DEL TRONTO – Il Comune di Appignano del Tronto ha ribadito la necessità di un tavolo di concertazione da istituire per la gestione dei rifiuti, ma di fronte a uno scontro aperto tra Comune di Ascoli e vallata, il presidente della Provincia Piero Celani ha chiesto all’opposizione una valida controproposta.

Il Comune di Appignano del Tronto da subito ha espresso perplessità relativa alla fattibilità tecnica e alla superficialità di un progetto non condiviso ma imposto, che già alle battute preliminari trova il primo stop tecnico. – si fa sapere in un comunicato stampa a firma di Maria Nazzarena Agostini – Oggi comprendiamo il nervosismo eccessivo e fuori luogo del Sindaco Castelli che, al Consiglio Provinciale aperto del 7 febbraio 2014, non solo ha dimostrato di citare a caso sentenze mai lette o approssimative, ma nemmeno di seguire con la dovuta attenzione i progetti provenienti dalle sue partecipate. Alla Conferenza di servizi del 21 gennaio 2014, – si spiega – la stessa Ascoli Servizi Comunali aveva dichiarato che la quinta vasca non sarebbe durata più di due mesi“.

Emerge, insomma, la preoccupazione per la gestione dei rifiuti sia attuale che futura. Il problema del maleodore e dell’inquinamento delle acque, per esempio, persiste da anni, “eppure il presidente della Provincia ha preferito continuare nella scelta di far gestire solo al Comune di Ascoli il problema dei rifiuti, ignorando che questo territorio provinciale è amministrato da altri 32 sindaci”. E a fronte di questa situazione, che pare inizi già a scricchiolare, il sindaco di Appignano vuole porre riparo.