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CASTEL DI LAMA – Presentazione ufficiale per il candidato sindaco del PD, il giovane e renziano Alessandro Corradetti, votato all’unanimità dall’assemblea degli iscritti dato che nessun altro ha avanzato la propria candidatura alle primarie. L‘attuale vicesindaco, architetto trentasettenne, è stato scelto “nel pieno rispetto delle regole dettate dal partito” tiene a precisare la segretaria Enrica Pieragostini, dopo un percorso democratico grazie al quale gli iscritti hanno potuto confrontarsi sul nome migliore da spendere per le prossime amministrative. 

Una competizione elettorale che si prefigura difficile con l’ipotesi di diversi candidati alla poltrona di primo cittadino. “Il PD punterà sul rinnovamento, non solo anagrafico ma soprattutto di metodo” annuncia Corradetti. “Tutti mi conoscono, sanno chi sono e da dove vengo – continua – sono convinto che le persone non si faranno annebbiare da tutto questo fumo contro di me sui social network”. Il riferimento sembra andare all’ormai quasi certo competitor Francesco Ruggieri, ex assessore della giunta Rossini da tempo passato all’opposizione.

“La politica non è comandare ma servire. Ho sempre lavorato mettendo al servizio la mia esperienza e il mio sapere” ha dichiarato Corradetti, che si candida con l’intenzione di cambiare il modo di affrontare i problemi e la politica, con una particolare attenzione ai giovani, al sociale, all’ambiente e territorio e al turismo. A breve verrà fissato un programma di incontri in ogni quartiere della città per confrontarsi coi cittadini e, come ha anticipato Pieragostini, nel mese di marzo si svolgerà una iniziativa sulla cultura relativa all’eliminazione di Storia dell’Arte nelle scuole.

Presente anche Patrizia Rossini che ha voluto fugare ogni dubbio dichiarando “il candidato del PD è soltanto uno”. Il compagno di partito Domenico Re, infatti, dopo l’invio di una lettera ai cittadini, sembra voler correre di nuovo per la carica di sindaco senza aver dato la propria disponibilità per eventuali primarie. Pieragostini ha precisato che le candidature dovevano essere presentate entro fine 2013 e comunque non oltre l’ultima assemblea degli iscritti del 27 gennaio. “Chi oltrepassa le regole del partito è automaticamente fuori da esso” ribadisce la segretaria. Le voci che si rincorrono in questi giorni sono molte ma nulla ancora è definito, quasi sicuramente il M5S concorrerà con una propria lista e con la discesa in campo di Re si potrebbero aprire scenari inaspettati.