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CASTEL DI LAMA – Sotto lo slogan “Voi con noi: un paese unito”, Cinzia Peroni ha presentato la lista che la sosterrà nella corsa alla carica di primo cittadino. L’attuale presidente del consiglio comunale se la dovrà vedere con altri sei aspiranti sindaci in una campagna elettorale che si profila molto difficile e complessa. I candidati che la accompagneranno provengono da settori professionali diversi e sono tutti alla prima esperienza politica. 

Corposo e strutturato il programma presentato. Obiettivo della Peroni è restituire al Comune il senso di comunità perduto in un territorio frammentato, dove non esiste coordinamento tra le tante associazioni culturali e di volontariato presenti, in cui manca un calendario di programmazione degli eventi e l’integrazione tra i diversi quartieri non è realizzabile a causa della scarsità di servizi. Rivendicando le tante battaglie portate avanti negli ultimi anni, la candidata sindaco ha parlato di trasparenza ed efficienza amministrativa grazie alle quali delibere e bandi diventeranno totalmente pubblici e ogni euro tolto dalle tasche dei cittadini dovrà essere motivato e rendicontato.

Decisivo sarà il corretto uso delle risorse e indispensabile la formazione del personale amministrativo in tema di fondi strutturali ed europei. Tra i punti del programma, l’unificazione tra Castel di Lama e Villa Sant’Antonio, obiettivo che per la Peroni è realizzabile grazie a un referendum, visto il precedente in un’altra realtà territoriale della Regione Marche. Un’unione necessaria poiché è a Villa Sant’Antonio che sussistono numerose realtà commerciali e imprenditoriali che, seppur appartenenti ad Ascoli, sono strettamente legate all’economia lamense. Per valorizzare le risorse presenti, una delle proposte più innovative è il progetto di turismo congressuale su cui la Peroni ha commissionato uno studio di fattibilità. L’idea è di creare un circuito integrato delle strutture ricettive presenti nella zona che possa accogliere convegni ed eventi di portata nazionale.

Un’attenzione particolare verrà rivolta al sociale e alla scuola. Indispensabile, per far fronte alla crisi, l’istituzione di uno sportello informalavoro che acquisisca i nominativi dei disoccupati e li metta in contatto con offerte locali e regionali delle imprese. Sul fronte scuola diverse le proposte in campo: ampliamento dell’asilo nido, estensione del tempo pieno, scuola serale per extracomunitari, istituzione del pre-scuola al fine di aiutare le famiglie che devono recarsi presto a lavoro, creazione del un centro di prevenzione per il disagio giovanile attualmente assente in tutta la Vallata.

In tema di servizi sociali, l’intento è di perseguire tutte le politiche per potenziare le forme di sostegno al reddito attraverso un nuovo bando di erogazione dei contributi che si basi su una graduatoria pubblica. Tra i punti anche il rafforzamento delle misure assistenziali per i diversamente abili e gli anziani e la modifica del sistema dei buoni pasto nella scuola d’infanzia che vada incontro alle famiglie con più figli. Per rendere il paese a misura di bambino la priorità verrà data alla creazione di spazi, i cosiddetti campi di terra attrezzati, che con bassi costi garantiscono a ogni quartiere un luogo dove lasciare i più piccoli. Fondamentale sarà la riconversione del vecchio campo da tennis in zona Sambuco, che potrà essere effettuata sfruttando la struttura già esistente dotata di un campo giochi e di alcuni locali da adibire a ludoteca.

I nomi: Amatucci Rita (31 – assistente sociale laureata in scienze del servizio sociale), Carli Gabriella (43 – insegnante), Corradetti Maria Grazia (41 – consulente Poste Italiane laureata in scienze politiche), Cortellesi Tiziano (51 – lavoratore dipendente), Fabi Cannella Daniela (50 – insegnante), Falcioni Derno (62 – imprenditore agricolo), Galli Giovanni (45 – libero professionista), Merli Pier Paolo (40 – lavoratore dipendente), Prunella Francesco (50 – isp. superiore polizia penitenziaria laureato in scienze politiche), Semproni Paolo (30 – lavoratore dipendente), Tamburri Valerio (libero professionista laureato in disegno industriale), Vallorani Andrea (artigiano).