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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sospese le ricerche di Pietro Sarchiè, il commerciante di pesce sambenedettese scomparso il 18 giugno nell’entroterra maceratese. Quella di Sarchiè è una questione molto particolare segnata da alcuni errori che hanno portato a perdere troppo tempo da quel fatidico mercoledì mattina. Di questa opinione è l’associazione Penelope Marche che sta seguendo la vicenda al fianco della famiglia dell’uomo.

Alla notizia della sospensione delle ricerche, l’associazione ha messo a disposizione dei familiari due avvocati. Ci sarebbero sulla vicenda una serie di errori, dal numero di telefono errato alle ricerche a Fiumicino fino si cani molecolari impiegati alla soglia dei dieci giorni dalla scomparsa quando con molta probabilità le tracce siano sempre meno rilevabili.

I familiari non vogliono arrendersi e lanciano un appello a non abbandonare le ricerche e a prendere in considerazione qualsiasi ipotesi. Più che la sospensione delle ricerche, l’augurio di una maggiore incisività battendo casolari e strade dell’entroterra maceratese, per ritrovare Pietro Sarchiè e il suo furgone.

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