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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’economia nazionale ristagna. Le cause sono molteplici e concorrenti, imputabili sia alla politica che all’inerzia del tessuto sociale indenne dalla crisi, ma anche il disimpegno del ceto dirigente pubblico e privato. Il deficit infrastrutturale, insomma, rifletterebbe il difetto di visione. San Benedetto del Tronto, ridente cittadina balneare favorita da un entroterra fecondo e ricco di bellezze naturali e museali, non è esente dalla crisi economica e sociale che investe il paese e rappresenta, anzi, per il suo trascorso benessere, un caso emblematico di inerzia propositiva provocata dalle rendite in danno della collettività, non solo cittadina.

Pesca e agricoltura hanno cessato da tempo di svolgere l’azione trainante a favore dell’economia locale e il turismo non si è adeguato alla sfida della concorrenza estera, sempre più agguerrita, e rischia la recessione. I costruttori hanno continuato a realizzare edilizia residenziale e turistica, largamente invenduta e inutilizzata, sottraendosi alle sollecitazioni dei cittadini più attenti e meritevoli, che, sempre più numerosi, richiedono una visione e una prospettiva, consentita dall’impiego delle risorse accumulate.

Sante Calvaresi, professore di matematica, persona di cultura dedita agli altri, è uno di questi cittadini impegnati per il bene di San Benedetto. Ha sollecitato l’attenzione e il consiglio di altri cittadini e di un gruppo composito di professionisti, ha individuato lo spazio territoriale della contrada di San Giovanni, situata tra lo svincolo autostradale e Porto Grande, particolarmente vocato a una versatile infrastrutturazione, ed ha cominciato a interloquire con il ceto imprenditoriale locale e nazionale potenzialmente interessato a intervenire nel territorio.

Ciò nella prospettiva dello sviluppo e della crescita del distretto e dell’economia di San Benedetto e del bacino di riferimento, ultra distrettuale per la sua privilegiata collocazione geografica, mediana e costiera, nonché per l’accessibilità, le dimensioni e la contiguità con le imprese dei vari settori. L’argomento ha generato l’attenzione del giornale romano Nuovo Mille, noto per il suo impegno di tutela dei diritti dei cittadini come le inchieste sulle società partecipate del Comune di Roma e l’azione giudiziaria degli azionisti di minoranza di Seat Pagine Gialle. Per il caso di San Benedetto, ha assunto l’impegno di segnalare e sostenere le iniziative territoriali virtuose a favore della città.

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