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ASCOLI PICENO – E’ quasi ultimata la rosa dell’Ascoli Picchio che si appresterà tra poco più di un mese ad affrontare la nuova Lega Pro dei tre gironi unici. Con ancora l’incognita della composizione dei raggruppamenti la neonata società del patron Bellini non nasconde le sue ambizioni di disputare un campionato da protagonista, così come sognano i tifosi dopo l’ultima più che turbolenta stagione. Per far ciò il duo Lovato-Crovari ha lavorato per consegnare all’allenatore Mario Petrone una rosa più che competitiva. Diversi gli arrivi, alcuni di elevato spessore, ma all’Ascoli Picchio manca ancora qualcosa per affrontare al meglio un campionato che si preannuncia durissimo, soprattutto per quanto riguarderà la lotta per la promozione visto che in un girone da venti squadre la prima otterrà la promozione diretta, mentre le altre migliori quattro posizionate dovranno affrontare lunghi playoff per un solo posto per la serie B a disposizione per dodici contendenti.

Grossomodo l’intelaiatura basa della squadra è già a disposizione di mister Petrone. Quel che manca sostanzialmente per rendere la squadra assolutamente competitiva ed adatta al 4-2-3-1 tanto caro al tecnico campano sono un acquisto per reparto, sempre che non si decida di affiancare un portiere d’esperienza al giovane ma promettente Lanni. Nel reparto arretrato il tassello mancante sarebbe un terzino destro, visto che il resto del reparto dovrebbe essere composto da Dell’Orco a sinistra con Mengoni e uno tra Pelagatti e Rosania al centro. Il nuovo arrivo Addae dovrebbe garantire muscoli nel duo di centrocampo, senza tralasciare il rientrante Carpani, mentre la cabina di regia sarebbe affidata a Capece. Quel che sarebbe sicuramente utile al reparto mediano sarebbe l’arrivo di un play esperto a meno che Petrone non voglia un duo di centrocampo formato diga in stile Mourinho. Il reparto offensivo è completo anche se si aspetta la classica ciliegina sulla torta. Perez terminale offensivo con alle sue spalle il trio da sinistra a destra Chiricò, Berrettoni e Mustacchio. Un quartetto di tutto rispetto anche se probabilmente manca un vero e proprio bomber. Sfumati Marolda e Virdis il sogno è il centravanti Melchiorri che, dopo una lunga gavetta condita da valanghe di gol nei dilettanti, lo scorso anno ha disputato un’ottima stagione in serie B con il Padova, nonostante il pessimo campionato dei veneti culminato con la retrocessione e purtroppo il fallimento di pochi giorni fa. Il mercato è praticamente sempre aperto ma, aspettando il gran colpo, i tifosi bianconeri già si possono ritenere soddisfatti soprattutto considerato che ora, con l’arrivo di Bellini, il futuro non può che essere roseo dopo le passate vicissitudini

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