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GROTTAMMARE – Arrivata la decisione del Gip di Fermo in merito alla richiesta di libertà avanzata dai legali dei cinque operatori arrestati a seguito dell’inchiesta a Casa di Alice. Le cinque persone restano agli arresti domiciliari.

Gli operatori erano stati fermati lo scorso 15 luglio al culmine di un’indagine condotta dai Carabinieri di San Benedetto del Tronto. Maltrattamenti a bambini e ragazzi autistici fra gli 8 e 20 anni tenuti a forza in una stanza, questa l’accusa che pesa sui cinque educatori della nota struttura socio-educativa e riabilitativa per autistici Casa di Alice.

I legali dei cinque operatori sottolineano che “nessuna violenza, nessuna inutile vessazione, nessuna umiliazione è stata mai inferta agli utenti”. Ma le spiegazioni sinora fornite non sembrerebbero essere state sufficienti a sciogliere la custodia cautelare.

Nel frattempo, da più parti si sono levate voci di sdegno sulle modalità di gestione delle problematiche degli utenti della struttura. Lunedì pomeriggio il summit della Commissione Salute in Regione per approfondire ulteriormente la vicenda. Proseguono, invece, le indagini e la Procura ha convocato diverse persone per interrogarle e individuare se qualcuno era a conoscenza di quanto accadesse all’interno della struttura e non è mai intervenuto.

Intanto i cinque operatori rimangono agli arresti domiciliari. Con molta probabilità si presenterà il ricorso al tribunale del Riesame.

 

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