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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Mai spegnere i riflettori sullo stoccaggio gas. A questo ci pensa il Movimento Cinque Stelle che presenta un esposto al Tar, sollecitano un’interrogazione parlamentare e scrivono una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla Prefettura di Ascoli e Teramo e al Ministero dell’Interno. Per gli esponenti Cinque Stelle il caso sambenedettese non può essere abbandonato a se stesso e non può rischiare che la spada di Damocle cada da un momento all’altro.

Parallelamente all’operato dell’associazione Ambiente e Salute nel Piceno che sta stilando un esposto congiuntamente al Comune di San Benedetto del Tronto, il Movimento Cinque Stelle rincara e denuncia a gran voce “l’unico caso al mondo in cui una centrale di stoccaggio gas sia istallata dentro e sotto un comprensorio di circa 80.000 persone e con il serbatoio collocato dentro e sotto un’intera città con un’altissima densità abitativa”. Questo impianto non potrà mai essere accettato dalla città e dai cittadini stessi per le ragioni turistiche, per ragioni di sicurezza e per la tutela delle proprietà, tengono a sottolineare gli esponenti (cittadini, prima che politici).

Nonostante la Regione Marche, la Provincia di Ascoli Piceno, il Comune di San Benedetto del Tronto, la Sentina, la Regione Abruzzo, la Provincia di Teramo, le associazioni ambientaliste e tutti i partiti politici avrebbero espresso in vario modo il no all’avanzamento del progetto stoccaggio gas in zona Agraria, continuano ad andare avanti i processi di attuazione. “Tante leggi e tante direttive europee sono state completamente ignorate da dirigenti pubblici negligenti. – si legge nella lettera – Ciò è stato fatto senza tenere minimamente conto del coinvolgimento dei cittadini, che vivono nel territorio”. Informata la Procura della Repubblica di Ascoli Piceno con due esposti denuncia, uno dell’ottobre 2013 e l’altro del luglio 2014, dove sono raccolte le criticità di progettazione e di attuazione riscontrate anche dagli enti preposti allo studio approfondito.

La preoccupazione, insomma, è notevole sia per i danni all’economia cittadina che per il rischio di incidenti. Mentre a Porto Sant’Elpidio è tutto bloccato, a San Benedetto c’è anche l’ok ministeriale. Per questo, ancora una volta, il Movimento Cinque Stelle torna a coinvolgere l’opinione pubblica perché lo stoccaggio gas non passi come una questione politica, ma come un problema che riguarda tutti i cittadini. Tutti, infatti, potranno sottoscrivere la lettera a Napolitano e alla Presidenza del Consiglio e contribuire all’esposto.

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