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ASCOLI PICENO – Si candida sempre più a diventare un polo di attrazione turistico Ascoli, puntando per attrarre il maggior numero di visitatori possibile, oltre che al suo grande patrimonio artistico e architettonico, naturalmente anche sulle tante eccellenze enogastronomiche del territorio. Questo lo sa bene il Gruppo Gabrielli che, tramite il Life Trend Lab uno spin off dell’Università Politecnica delle Marche guidato dal professore Gian Luca Gregori e supportato dall’azienda rappresentata alla conferenza dal suo presidente Giancarlo Gabrielli, ha realizzato uno studio per indagare i comportamenti e gli stili alimentari dei turisti ad Ascoli, in particolare la ricerca mira a verificare come i modelli di consumo alimentare si modifichino presso la località di vacanza. Ecco quindi che sono stati ben 750 i visitatori intervistati nei mesi di luglio ed agosto dello scorso anno. La stessa ricerca è stata svolta anche nelle altre città italiane e, risultati alla mano, Ascoli si può dire che sia una meta ideale per quel tipo di turista a cui piace sperimentare le tipicità locali.

In totale il campione è stato suddiviso in sette tipologie di turisti. Al primo posto c’è lo sperimentatore, che ad Ascoli è il 21 % del totale mentre in Italia il 18 %, ovvero chi ama ricercare le tipicità locali alla ricerca di nuovi gusti e sapori, sicuramente il target di visitatore più interessante. Poi con il 19% c’è il trasgressivo, 21% in Italia, ovvero chi vive la vacanza per stravolgere completamente i propri ritmi di vita concedendosi parecchi strappi alla normale dieta. Terza categoria è poi l’economo, il 16% ad Ascoli e il 15% nella nazione, ovvero il turista alla ricerca sistematica del low-cost. Al 15% c’è poi il salutista, 17% in italia, che è un soggeto particolarmente attento al tema delle implicazioni salutistiche dell’alimentazione. Stessa percentuale, leggermente più basso il dato nazionale al 14%, per la categoria dell’adattivo ovvero chi non bada tanto a cosa si mangia rimanendo sostanzialmente indifferente al tema cibo in una vacanza.

Sesto profilo, 8% ad Ascoli e 9% in Italia, è quello del sacchettista che è un estremista del risparmio, portandosi con se e consumando cospicue scorte di provviste alimentari. Infine, con la stessa percentuale sia per Ascoli che a livello nazionale del 6%, c’è l’abitudinario che rimane anche in vacanza ancorato alle proprie consuetudini domestiche. Tutto lo studio, che comprende anche approfondimenti per ogni profilo come l’eta, lo status sociale, la compagnia e gli obiettivi della vacanza, è stato consegnato a Gino Sabatini della Camera di Commercio, nella speranza che questi dati possano essere d’aiuto all’imprenditoria locale.

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