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ASCOLI PICENO – L’area ex Carbon continua a essere al centro del discorso politico del Movimento 5 Stelle di Ascoli Piceno. Il gruppo consiliare, infatti, di concerto con i propri parlamentari, ha presentato un’interrogazione per conoscere la situazione dell’amianto nell’area dopo la sentenza del TAR che ha sospeso l’ordinanza del sindaco per difetti formali.

PERICOLO AMIANTO – “L’amianto è presente in enorme quantità e secondo le analisi dell’Arpam di Pesaro – commentano – va messo in sicurezza con urgenza. In una relazione Asur c’è scritto che ‘considerando la vastità della superficie interessata, è come avere una bomba inquinante che esplode silente in ogni istante, ma nessuno vede consapevolmente i rischi per l’ambiente e l’uomo’”.

IN PARLAMENTO – Nel frattempo i portavoce in Parlamento hanno depositato un’interrogazione parlamentare per portare la questione ex Carbon nel suo complesso all’attenzione nazionale. Nel documento si chiede conto al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e al ministro della Salute sia dell’emergenza amianto che della bonifica complessiva dell’area, ma anche della destinazione d’uso post-bonifica nella speranza che vengano seguite logiche di sviluppo del territorio e non solo di speculazione edilizia.

LA PROPOSTA 5 STELLE – Intanto, il Movimento 5 Stelle di Ascoli rilancia la proposta del censimento dell’amianto presente nel territorio comunale e promuove la contrarietà all’utilizzo di piante geneticamente modificate affinché Ascoli sia un comune ogmfree. “Segnaliamo anche che, in maniera del tutto incomprensibile e irrispettosa degli interessi dei cittadini, il Consiglio comunale è finito poco dopo le 18 senza completare l’ordine del giorno, che prevedeva tra l’altro queste mozioni presentate dall’M5S”, concludono.

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